A quasi due mesi di distanza dall’inizio della 74esima edizione del Festival di Sanremo, che si svolgerà dal 6 al 10 febbraio 2024, iniziano già le polemiche.
Al centro dell’ultimo caso mediatico il trio punk-pop-trap La Sad, che come annunciato nei giorni scorsi dal direttore artistico Amadeus salirà sul palcoscenico del teatro Ariston tra i 27 Big. A far storcere il naso al Codacons, già intervenuto lo scorso anno quando Blanco distrusse la scenografia di rose, sarebbero questa volta i testi delle canzoni della band composta dal bresciano Matteo Botticini, aka Theø, Francesco Clemente, nome d’arte Plant, ed Enrico Fonte, nome d’arte Fiks.
“Un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire brani offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da una esaltazione costante di violenza e misoginia” si legge in una nota dell’organizzazione. “Non si capisce allora la ragione che ha spinto la RAI e Amadeus a scegliere proprio questo trio, visti i testi decisamente inappropriati, in un momento in cui tutte le energie dovrebbero essere unite nella battaglia contro la violenza di genere: una scelta sbagliata cui – in assenza di una retromarcia immediata – farà seguito la denuncia delle due Associazioni”.
Alla contestazione (ricordiamo che il Codacons non può aver preso in considerazione il brano selezionato da Amadeus per la gara canora) risponde anche Fiorello che durante una puntata di Viva Rai 2 commentando la notizia ha detto. “I La Sad sono un po’ estroversi, però devo dire che Amadeus è bravo perché gli sta facendo fare dei corsi di catechismo, fa un corso di buone maniere da Corrado Augias, ma soprattutto gli ha regalato un corso in videocassette: ‘Come diventare Roberto Sergio in 10 giorni’. Tra poco in testa avranno un panettoncino bianco al posto delle creste”.
