Emergono nuovi dettagli sulle scommesse effettuate dal campione bresciano Sandro Tonali, oggi in forza al Newcastle.
Tonali, secondo quanto riportato da diverse fonti, avrebbe reso piena confessione alla Procura di Torino, che gli aveva già sequestrato il cellulare, presentando anche un certificato che ne attesta la ludopatia. Stando alle indiscrezioni riportate ieri dalla Gazzetta dello Sport, il calciatore avrebbe puntato su singole partite quando giocava con il Milan, ma anche ai tempi del Brescia Calcio. In tutte le circostanze, però, il classe 2000 originario di Lodi avrebbe scommesso sulla vincita della propria squadra e mai sulla sconfitta (tradotto: nessuna combine o comportamento antisportivo per incassare denaro): dunque per lui e per le squadre in cui ha militato non scatterà l’ipotesi dell’illecito sportivo. A differenza dello juventino Nicolò Fagioli (che ha patteggiato 7 mesi più cinque di riabilitazione), inoltre, Tonali Nicolò Fagioli non avrebbe debiti.
Ora l’ipotesi più probabile è quella del patteggiamento. L'”erede di Pirlo” (così lo hanno ribattezzato i media) potrebbe essere sospeso a brevissimo, ma l’incognita è quella della durata della pena, che potrebbe non essere inferiore a un anno.