✴️ I bambini son tutti uguali | di Paolo Pagani*

In questi giorni tristi sono inorridito e indignato. Due volte. Contro i macellai di Hamas. Contro la reazione di Israele. Anzi tre. Contro la giustificazione occidentale della risposta del governo israeliano. Come se i bambini palestinesi non fossero come i bambini israeliani

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Paolo Pagani, opinionista Bsnews.it

di Paolo Pagani* –  In questi giorni tristi sono inorridito e indignato. Due volte. Contro i macellai di Hamas. Contro la reazione di Israele. Anzi tre. Contro la giustificazione occidentale della risposta del governo israeliano. Come se i bambini palestinesi non fossero come i bambini israeliani.

Le più elementari ragioni della logica sono stravolte nel dibattito pubblico e nei sempre più imbarazzanti talk, a cominciare dalle maratone di Mentana. Invece la verità elementare è che i terroristi di  Hamas non sono i palestinesi, che per sconfiggerli non si può e non si deve praticare il genocidio di un popolo, imprigionato a cielo aperto. Perché questo è quello che sta accadendo e accadrà.
Uno degli esponenti maggiori dello stato ebraico ebbe a dire un tempo che esso doveva essere percepito, per garantire la propria sicurezza, come un cane pazzo. La guerra totale ad un popolo è davvero opera di un cane pazzo. Un cane pazzo che l’ Occidente si porta sulla coscienza.
Perché in materia di diritti umani e civili abbiamo dimostrato la più totale delle incoerenze.
Perché se gli arabi di Israele sono cittadini di serie B non è mai interessato a nessuna istituzione sovranazionale. Perché le risoluzioni dell’ Onu su tutte le azioni illegali di Israele, illegali secondo quelle stesse risoluzione, sono sempre state accettate e giustificate. E così in alcuni anni in Cisgiordania ci sono riversati 700.000 coloni israeliani. Fuori legge che dettano legge a mano armata. Perché i palestinesi di Gaza vivono in condizioni disumane, senza che nessuno abbia mai alzato un dito in loro difesa. Insomma l’Occidente ha tradito i palestinesi.
E per quel popolo le nostre parole sulla democrazia, sui diritti umani sono percepite, a giusta ragione, come summa dell’ ipocrisia. In questo modo l’Occidente ha indebolito ancora di più quella parte laica della politica palestinese e ha dato, giorno dopo giorno, argomenti ai nazisti di Hamas. La classica eterogenesi dei fini. E non si dica che queste argomentazioni esprimono equidistanza e giustifichino le orrende azioni dei terroristi. Non tutto è perduto, forse.
La politica internazionale può ancora fermare i massacri. Certamente non  inseguendo il populismo delle varie destre e  la loro indignazione a senso unico. Che si è espressa anche a Brescia con gli attacchi alla sindaca per aver esposto la bandiera della pace. Come se gli operatori di pace fossero il nemico. 
Non mi ricordo se Rolfi e compagnia abbiano mai espresso la loro pietas per la martoriata Palestina. Penso proprio di no, dall’ alto delle loro convinzioni sulla superiorità dell’ Occidente. Probabilmente pensano che come la povertà sia una colpa, è una colpa essere nati nella parte sbagliata del mondo.
Neanche in questi giorni ho sentito da parte loro parole cristiane (perché tutti si dichiarano cristiani) per i bambini palestinesi. Basterebbe avere letto Matteo 25, 31-46, cosa di cui dubito, laddove scrive: “Tutto quello che avete ad uno solo dei miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me”.
A costoro degli ultimi della terra non interessa niente, interessati come sono ad una politica che strumentalizza ogni tragedia umana. E le polemiche di questi giorni non fanno che confermarlo. Toccherà ancora ai progressisti di tutto il mondo raccogliere le parole di Papa Francesco contro la prospettiva di una terza guerra mondiale a pezzetti.

* Pd/Articolo Uno Brescia

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