“Gli aumenti tariffari annunciati dalla Agenzia di Bacino bresciana costituirebbero un duro colpo per i pendolari e per i loro salari e una nuova perdita di utenza dopo quella avvenuta con la pandemia e non ancora recuperata”. A dirlo, in una nota, è Dario Balotta, responsabile trasporti Europa Verde, che chiede ad Agenzia Tpl e quindi ai suoi soci (Comune e Provincia) di bloccare gli incrementi.
“Il 3 luglio invece – afferma – il Consorzio Regionale dei Trasporti di Madrid ha deciso di ridurre del 60% il costo degli abbonamenti mensili. Tali iniziative sono state prese anche in Germania e in altri statI europei. Il contrario di quanto si vuol fare a Brescia dove i trasporto locale è ai livelli più bassi della lombardia. La Regione ha autorizzato aumenti fino al 4,8% quindi Brescia di fatto triplica gli aumenti regionali. Aumenti che comunque ma non sono obbligatori dalla legge e giornali”.
“Per evitare la scure degli aumenti o nuovi tagli ai servizi – incalza l’esponente ambientalista – ci sono altre strade da intraprendere. Una spending review aziendale. La ristrutturazione della produzione per rendere sia Trenord che l’ATM più efficienti e meno costose, aumentando la produttività del top management a partire da una loro drastica riduzione. Attraverso un efficientamento dei consumi energetici per ridurre i costi di esercizio, puntando sulle energie rinnovabili nei depositi, nelle officine e per alimentare i mezzi. Infine – conclude – dar vita alle gare per l’affidamento dei servizi ferroviari e di Atm, come fatto in Europa”.