Elezioni Brescia, ecco le proposte di Laura Castelletti per l’ambiente

Riguardo alle accuse del candidato sindaco del centrodestra per il quale il Comune di Brescia non ha fatto nulla in materia di bonifiche, la candidata del centrosinistra ricorda che “le bonifiche degli 8 parchi chiusi da decenni sono sotto gli occhi di tutti"

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Laura Castelletti, foto da ufficio stampa

Nella prima conferenza stampa di apertura della campagna elettorale Laura Castelletti aveva parlato delle priorità, il welfare e l’ambiente. “Una città europea – ha detto  Castelletti in conferenza stampa – è una città solidale, equa, attenta all’ambiente e alle sfide della transizione climatica. In questi anni è stato fatto tanto in questa direzione, non siamo più una città laboratorio, ma siamo diventati un modello di buone pratiche a cui gli altri guardano con crescente interesse. Una città europea è una città che pianifica il proprio futuro e per farlo ci vogliono tempo, impegno e risorse, al di là dei proclami usa e getta, da campagna elettorale, sui primi cento giorni. Vogliamo diventare una città sempre più verde ed ecologica”.
Quali le proposte su verde e fiumi che attraversano la città? “Vogliamo continuare nella valorizzazione dei grandi parchi delle Colline e delle Cave: l’idea è quella di proseguire nella costruzione di una sorta di “abbraccio verde” alla città, che possa creare una barriera e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Queste le nostre proposte per creare l’abbraccio verde intorno alla città:la realizzazione di una cintura verde attorno alla città, attraverso la riqualificazione delle aree lungo il fiume Mella e il Garza: l’idea è quella di progettare una greenway ciclopedonale lungo tutto il percorso del Mella e del Garza, in continuità con quella in arrivo da Nave, tra la città e il Parco delle Cave, con una pista ciclabile rinnovata, aree gioco e spazi sportivi fruibili da tutta la cittadinanza; la creazione di un Parco di cintura allargando alla presenza di altri comuni confinanti con l’obiettivo di giungere al riconoscimento di Parco delle Colline e dell’Agro-fluviale.  In particolare, per il Parco delle cave vogliamo: procedere al completamento con estensione alla ex cava Gaburri, riqualificare di via Serenissima con la realizzazione della pista ciclabile, completare la Casa del Parco e rafforzare la rete di connessione ciclopedonale interna”.
Per quanto riguarda i corsi d’acqua che attraversano la città, “vogliamo ripensare un paesaggio urbano che includa la ricomparsa del fiume in città. In particolare trasformando i fiumi Mella e Garza in corridoi ecologici, che completino la “cintura verde” attorno alla città insieme al Parco delle colline e al Parco delle cave, ospitando habitat acquatici e della flora”.
Per il fiume Garza, che corre lungo un asse di collegamento diretto tra la città e il parco delle Cave, “vogliamo programmare ulteriori azioni mirate alla sicurezza dal rischio esondazione e migliorarne la qualità dell’acqua: l’esempio dell’intervento paesaggistico di via Valotti mostra come anche il Garza abbia ancora capacità di conservare e veicolare biodiversità, a partire dal confine tra il comune di Nave e quello di Brescia, considerata ormai ultimata la messa in sicurezza dai rischi di piena, la parte scoperta del Garza può essere riportata alla sua funzione di corridoio ecologico, ripristinando le condizioni minime possibili di naturalità della sezione dell’alveo e dei suoi margini. La rinaturazione dell’alveo del Garza e dei suoi argini porterebbe a un aumento netto della superficie verde urbana oltre a un incremento della permeabilità complessiva, anche con effetti di mitigazione delle temperature estive, come si può sensibilmente avvertire passeggiando lungo l’unico tratto urbano scoperto a tra via Tartaglia e via Lupi di Toscana”.
Riguardo alle accuse del candidato sindaco del centrodestra per il quale il Comune di Brescia non ha fatto nulla in materia di bonifiche, Castelletti ricorda che “le bonifiche degli 8 parchi chiusi da decenni sono sotto gli occhi di tutti. Se il centrodestra non aveva stanziato nei suoi anni di governo della città neanche un euro per le bonifiche, noi abbiamo recuperato i fondi necessari (oltre 20 milioni tra fondi comunali, statali e Pnrr), perché senza risorse non si fanno le bonifiche. Per la bonifica del Sin Caffaro siamo partiti da 6 milioni, arrivando a oltre 70 milioni, più 20 stanziati con l’ultima finanziaria. Vorrei ricordare che il commissario è stato fortemente voluto dall’amministrazione, il suo ufficio è in una sede comunale e ha a disposizione risorse umane e strumenti del Comune. Non lasceremo mai solo il commissario, tanto che l’abbiamo già messo in contatto con A2a ciclo idrico in caso ci sia la necessità di subentrare per il movimento della falda. Inoltre a breve uscirà il bando di gara per la bonifica della Caffaro”.

fonte: Comunicato stampa


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