Ancora gravi disordini all’interno del carcere cittadino Nerio Fischione (Canton Mombello). Nella serata di venerdì, infatti, un detenuto ha dato in escandescenza all’interno dell’infermeria del carcere: mentre effettuava una visita psichiatrica, l’uomo ha iniziato ad agitarsi ed è poi passato alle vie di fatto, sradicando due porte degli ambulatori e procurandosi alcuni tagli con una lametta.
I pochi poliziotti penitenziari in servizio in quel momento – informa una nota della Funzione pubblica Cgil – lo hanno riportato alla calma a fatica. Ma non è finita lì. Il Comandante della Polizia penitenziaria, arrivato successivamente sul posto, è stato insultato e minacciato, oltre che rincorso dal detenuto che brandiva anche un paio di forbici. Poi il detenuto gli ha scagliato contro un attaccapanni sradicato dalla parete, una sedia, bottiglie e un termometro da parete.
Gli agenti sono riusciti nuovamente a bloccare il detenuto, ma hanno riportato “contusioni agli arti superiori ed inferiori tanto da essere stati costretti alle cure dei pronto soccorsi degli ospedali cittadini” (dimessi entrambi con dieci giorni di prognosi).
“Ancora una volta – afferma il Coordinatore regionale della Fp CGIL Polizia penitenziaria Calogero Lo Presti – la Casa Circondariale di Brescia è teatro di gravi disordini a causa della presenza di soggetti estremamente pericolosi per se stessi e per gli altri e a farne le spese sono sempre i poliziotti costretti ad intervenire a mani nude senza alcun mezzo di protezione o di difesa. Quotidianamente questi servitori dello Stato rischiano la propria incolumità fisica e personale al fine di far rispettare la Legge all’interno di un contesto di difficile gestione. Ancora una volta la Fp Cgil si appella alla politica e all’Amministrazione Penitenziaria affinché adottino dei seri ed urgenti provvedimenti, anche di allontanamento di questi soggetti riottosi e pericolosi, a tutela del personale ormai esausto e stremato”.
