🔴 Strage, il pm: Zorzi mise la bomba per vendicare Ferrari

Un nuovo procedimento per la strage neofascista di piazza Loggia. L'inchiesta coinvolge Roberto Zorzi ritenuto dagli inquirenti l'esecutore materiale

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Un'immagine di piazza Loggia subito dopo lo scoppio della bomba, il 28 maggio 1974

Durante l’udienza preliminare sul nuovo filone d’inchiesta per la strage di piazza Loggia, che quel 28 maggio del 1974 ha fatto 8 vittime e 102 feriti, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di Roberto Zorzi che non era presente in aula. 

Zorzi, che all’epoca dei fatti non aveva ancora 21 anni, è secondo gli inquirenti l’esecutore materiale della strage: fu lui, secondo il pm, a mettere la bomba con l’intento di vendicare Silvio Ferrari, morto il 18 maggio mentre trasportava una bomba.

Il nuovo procedimento penale è stato avviato tra le polemiche a causa della mancata costituzione come parte civile da parte della presidenza del Consiglio dei ministri. Caso rientrato dopo poco ore con l’annuncio della decisione del governo di costituirsi parte civile.

Per il 20 aprile è stato fissato il proseguimento dell’udienza preliminare e altri due udienze saranno il 25 maggio e il 15 giugno. 

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