🟢 Disabili, nascerà a Brescia la carrozzina del futuro: due sole ruote e si avanza inclinandosi
Possibilità di muoversi in spazi stretti, su terreni erbosi e disconnessi, totale autonomia nella guida. Sono le caratteristiche di SeatWay, carrozzina innovativa “auto bilanciante” progettata da Friendly Srl in collaborazione con la Fondazione Mantovani Castorina Onlus che verrà resa ancora più efficiente dall’Università degli Studi di Brescia.
E’ stato siglato un contratto di ricerca che impegna il laboratorio interdipartimentale Brixia Accessibility Lab (BrAL) dell’Università di Brescia nella definizione di una soluzione di controllo della carrozzina attraverso la progettazione della parte meccanica, elettrica ed elettronica della sedia.
“Si tratta di un progetto che mira a rivoluzionare la vita di chi vive su una sedia a rotelle – spiega Giuseppe Dalmasso, Ceo di Friendly e socio della Fondazione Mantovani Castorina – riducendo l’impatto che la sedia rotelle tradizionale ha sulla quotidianità. L’Università di Brescia è stata incaricata di lavorare sugli aspetti meccanici, elettrici ed elettronici del prodotto attraverso un’attività di ricerca e sviluppo che sarà fondamentale per l’evoluzione del progetto”.
Seatway, progettata con il supporto del designer Alberto Meda, è una carrozzina di ultima generazione autobilanciante. L’equilibrio e la direzione di marcia, avanti o indietro, si raggiungono attraverso piccoli spostamenti del baricentro, ottenuti con i movimenti del tronco: per avanzare o arretrare ci si inclina in avanti per frenare e/o retrocedere ci si inclina indietro mentre la direzionalità è gestita tramite un piccolo “joystick” per svoltare durante la marcia o per ruotare sul posto.
SeatWay è adatta all’uso da parte di persone paraplegiche: larga solo 60 cm permette movimenti anche in spazi stretti e può eseguire rotazioni di 360 gradi restando fermi sul posto.
“Coerentemente con le finalità del Brixia Accessibility Lab – dichiara il prof. Gabriele Baronio, Professore di Disegno e metodi dell’ingegneria industriale dell’Università degli Studi di Brescia e membro del BrAL – volte a promuovere una nuova cultura dell’accessibilità, la collaborazione al progetto SeatWay testimonia l’impegno della nostra Università verso queste tematiche e contemporaneamente l’attenzione alle realtà del territorio che propongono progetti innovativi. L’attività di ricerca, che coinvolge anche i professori Alberto Arenghi, Stefano Uberti e Antonio Visioli, verrà inoltre estesa a studenti e studentesse dell’Ateneo che potranno contribuire al progetto attraverso il loro lavoro di Tesi.”
“Attraverso SeatWay – continua Dalmasso – ci si pone l’obiettivo di valorizzare al massimo le dimensioni di libertà, mobilità e autonomia. Per far ciò il team di professionisti dedicato è partito dall’analisi delle criticità presenti in prodotti simili e dei bisogni espressi dalle persone disabili in tema di facilità d’uso, accessibilità, modularità, comodità di accesso alla seduta, possibilità di utilizzo in casa e fuori casa, anche affrontando terreni sconnessi, piccoli gradini, passaggi difficili, discese e salite di notevole pendenza. Non vengono trascurati il peso e le dimensioni, per consentire la sua trasportabilità in una comune autovettura, e non da ultimo il costo, per rendere questo mezzo accessibile alla più vasta platea di utilizzatori”.
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