Treni, la Regione conferma Trenord senza gara: non ci sono alternative

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Un treno Vivalto di Trenord, foto da ufficio stampa
Un treno Vivalto di Trenord, foto d'archivio da ufficio stampa

La Regione Lombardia ha avviato il percorso per definire il nuovo contratto per il servizio ferroviario. Lo prevede la delibera approvata dalla Giunta – su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi – che di fatto rinnova i rapporti in essere con Trenord fino al 2030. Una conferma che fa discutere, sia per il fatto che si vuole procedere senza gara (per un valore di circa 5 miliardi di euro), sia per le numerose polemiche che hanno investito l’azienda ferroviaria lombarda in questi anni.

LA REGIONE: NIENTE DEMAGOGIE, NON CI SONO ALTERNATIVE A TRENORD

“Bisogna essere chiari ed evitare inutili demagogie – ha replicato Terzi – La gara per l’affidamento del servizio ferroviario non è né una panacea né un dogma e non è a priori una garanzia di maggiore qualità. Di fatto nessuna Regione ha svolto gare realmente contendibili. Non esistono in Italia soggetti sufficientemente strutturati in grado di subentrare a Trenord nella gestione di un servizio complesso come quello lombardo, nemmeno nell’ipotetico caso di una suddivisione in lotti. Ricordo che nemmeno Trenitalia potrebbe partecipare in quanto strettamente legata a Trenord di cui possiede il 50%. Le gare pro forma non servono a nessuno. Non è nemmeno certo che vi siano imprese ferroviarie estere concretamente interessate”. “Il contratto in essere – ha continuato l’assessore – scadrà alla fine del 2020. Noi puntiamo ad un affidamento diretto per il periodo 2021-2030 a condizioni migliori delle attuali, prendendo anche spunto dalle prassi che hanno adottato altre regioni in procedimenti analoghi. Avremo un anno intero per definire nei minimi dettagli ogni aspetto del nuovo contratto, costruendo una cornice in grado di tutelare il più possibile i viaggiatori”.

LA REGIONE: TRENORD DEVE FARE UN SALTO DI QUALITA’

“Trenord deve fare un salto di qualità: nel 2019 – ha continuato Terzi – si è verificato un miglioramento rispetto all’anno precedente. Ma certo non basta, siamo i primi a dirlo. Vogliamo che i lombardi e chiunque venga in Lombardia possa avere un servizio all’altezza e lavoriamo per questo. Regione investe molto, a cominciare dallo stanziamento di 1,6 miliardi di euro per i 176 treni nuovi che, a partire da gennaio, inizieranno a svecchiare la flotta di derivazione statale. Ne arriveranno un paio al mese perché questi sono i tempi tecnici di costruzione e consegna. La Lombardia sconta anni di mancati investimenti da parte dello Stato centrale, che gestisce la quasi totalità della rete attraverso Rfi e possiede la metà di Trenord attraverso Trenitalia. Anche quest’ultima non avrà più alibi: chiedeva un contratto lungo per fare investimenti, lo avrà e dunque agisca di conseguenza riservando alla Lombardia attenzione e risorse adeguate”.

LA REGIONE: ANCHE RFI DEVE CAMBIARE PASSO

“Sui problemi degli ultimi mesi – ha detto ancora l’assessore –  hanno inciso in modo particolare le inefficienze di Rfi: la società di Fs deve decisamente cambiare passo. L’infrastruttura statale in Lombardia è inadeguata e necessita di un deciso potenziamento: chi finge di non saperlo prende in giro i cittadini e lo fa solo per un tornaconto politico. Dal canto nostro lavoriamo per efficientare Trenord e non certo per svendere il servizio all’estero”. (LNews)

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