Sarà conclusa entro la fine del mese di gennaio 2020 la seconda fase dell’indagine che la Guardia di Finanza ha condotto sulla pirateria televisiva e sull’utilizzo illecito di canali a pagamento per guardare film, serie tv e partite di calcio.
Dopo aver smantellato le piattaforme, i software e pure l’organizzazione criminale che permetteva di guardare i canali a pagamento illecitamente, ora le Fiamme Gialle potranno occuparsi degli utenti che hanno illegalmente aderito alle proposte, pagando a prezzi molto ridotti il servizio e quindi consci di usufruire di un canale di vendita non legale.
Gli utenti coinvolti nella rete rischiano una pena di reclusione da 6 mesi a 3 anni e una sanzione che può arrivare sino a 25 mila euro.
Come chiarisce Bresciaoggi, l’attività illecita ha creato un enorme danno collaterale all’economia del settore, portando 6 mila lavoratori a perdere il proprio posto di lavoro.