La Corte dassise dappello di Brescia ha accolto le richieste della pubblica accusa. Ieri, infatti, i giudici hanno confermato la condanna a nove anni e quattro mesi di carcere a carico di Mirko Franzoni per omicidio volontario.
Franzoni, nella nottata del 14 dicembre del 2014, aveva inseguito un ladro (l’albanese Eduard Ndoj) che si era introdotto nell’abitazione del fratello, quindi – una volta raggiunto – gli aveva sparato da distanza ravvicinata. Uccidendolo.
Secondo i magistrati – che ci hanno messo quasi cinque ore per decidere – è stato un omicidio volontario, non un colpo partito casualmente come il giovane ha sempre affermato. Ora Franzoni, che si trova in stato di libertà, può sperare solo nella Cassazione.
Il caso, lo ricordiamo, aveva suscitato grande clamore mediatico, anche per la decisione della comunità di Serle di schierarsi con Franzoni, chiedendone la liberazione dal carcere dopo l’arresto e raccogliendo fondi per sostenerne le spese legali.