La certezza è che i casi di polmonite sono in calo (in totale, però, siamo a quota 485) e a testimoniarlo è soprattutto il dato dei ricoveri. Ma sulle fonti del contagio, che comunque non si interrompe, non ci sono ancora certezze.
LAgenzia di Tutela della Salute di Brescia ha diffuso anche ieri i dati dei casi di polmonite, fornite dalle strutture ospedaliere pubbliche e private dei territori di ATS Brescia e ATS Valpadana. La notizia positiva è che non risultano casi di contagio da legionella, la negativa è invece che gli accessi al pronto soccorso sono stati 17 e in 14 di questi è stato necessario il ricovero.
Complessivamente i ricoverati sono calati a quota 122. Ma il valore è poco incoraggiante se si considera che sulle cause non ci sono ancora idee chiare. Il primo sospettato è la legionella, trovata nelle torri di raffreddamento di due aziende e nel fiume Chiese. Ma come i cittadini della Bassa vi siano ancora entrati in contatto non è ancora noto. Inoltre la certezza è che solo in un caso su 10 la polmonite è stata determinata dalla legionella. Dunque quali sono le altre cause?