Omicidio Manuela Bailo, la Procura: è stata sgozzata con coltello
“La morte di Manuela Bailo è avvenuta attraverso un’arma da taglio che ha comportato la recisione della carotide. La ferita alla testa non è stata determinante per la morte”.
A dirlo, secondo quanto riportato da diverse fonti, è stato il procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno, che ha confermato tutti i dubbi emersi sui giornali circa la vera dinamica della morte della 35enne di Nave.
Insomma: come indicato dai referti medici e dai Ris, Manuela Bailo non sarebbe morta cadendo dalle scale. Nè per soffocamento a causa del sangue dopo essere stata abbandonata da Pasini. L’ipotesi ora è che sia stata sgozzata con un coltello.
Ma non solo. Buonanno, nelle stesse dichiarazioni, lascia intendere di non credere all’ipotesi dell’incidente o della non volontarietà dell’uccisione. “Pasini – si legge in quanto riportato su diversi siti – ha avuto una lucidità mentale in netta contrapposizione con l’ipotesi dell’incidente. L’uomo si è preso tutto il tempo per impacchettare il corpo della ragazza e trasportarla nel Cremonese dove già aveva individuato il luogo dove occultare il cadavere“.
SMENTITA LA VERSIONE DI PASINI
Pasini ha ripetutamente riferito che Manuela Bailo sarebbe morta battendo la testa in seguito a una caduta dalle scale durante una lite per ragioni davvero banali (un tatuaggio al polpaccio con i nomi dei figli che l’uomo si era fatto e che la 35enne non aveva gradito). L’uomo avrebbe ammesso di averla spintonata, ma ha sempre parlato di un gesto involontario. Ora però diversi elementi sembrano portare gli investigatori nella direzione opposta.
CONFERMATO IL FERMO IN CARCERE PER IL 47ENNE
Anche alla luce dei nuovi elementi emersi dagli accertamenti del Ris e del medico legale, il Gip ha confermato il fermo di Fabrizio Pasini e ne disposto la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Se l’ipotesi dello sgozzamento risultasse fondata per Pasini si profilerebbe l’accusa di omicidio volontario, se prevalesse la sua ipotesi quella di omicidio preterintenzionale.
La ricostruzione completa e aggiornata del delitto di Manuela Bailo