“La stragrande maggioranza delle sedi di centri culturali islamici, utilizzati quasi esclusivamente per pregare, in Lombardia sono illegali. Infatti, la legge regionale sui luoghi di culto li equipara in tutto e per tutto alle moschee e per questo devono rispettare i requisiti urbanistici e di sicurezza previsti per queste strutture. Ancora una volta, e’ quindi utile e necessario ribadire un ‘no’ fermo e netto all’illegalita’”. Lo afferma Viviana Beccalossi, assessore regionale all’Urbanistica, Territorio, Difesa del suolo e Citta’ metropolitana, delegata dal presidente Maroni a porre in essere tutte le azioni utili a contrastare il radicalismo islamico, in concomitanza dell’inizio del Ramadan.
“Troppi sindaci – prosegue Viviana Beccalossi – continuano a far finta di niente, nonostante Regione Lombardia li abbia dotati di tutti gli strumenti normativi per evitare di continuare a convivere con casi che non rispondono ai requisiti previsti dalla legge”.
“Confermo, se ancora ve ne fosse bisogno, che gli uffici dell’assessorato Urbanistica e Territorio – conclude Viviana Beccalossi – sono a disposizione di quegli amministratori che, finalmente, vorranno dire ‘basta’ a situazioni di illegalita’ che si trascinano da troppi anni”.