di Sandro Belli – La Chiesa e la politica. Una storia complessa che inevitabilmente ha avuto ed ha il problema di trovare sintesi o convivenza tra morale e religione da un lato e mondo degli interessi, dell’economia e del potere. L’appello del Pontefice di domenica scorsa rivolto ai cattolici “entrate in politica… per gettare il seme del Vangelo nel mondo” è stato un richiamo forte e concreto. È certo, tuttavia, che la Chiesa debba non solo renderlo possibile, ma anche cercare di favorirlo in vari modi. Due considerazioni: sul tema scottante delle migrazioni e sul tema dell’eutanasia, temi anche politici, sui quali il sentimento popolare è tormentato, scosso, impegnato in riflessioni e proposte disorientanti: urge una presa di posizione chiara e convincente. Il cristiano sente ogni domenica ripetere ‘ benedetto colui che viene nel nome del Signore ‘ e ragionevolmente pensa che molto meno benedetto debba essere chi viene non in nome del Signore ma in nome di un Dio violento che spinge alla sopraffazione dell’infedele. E la Chiesa in ciò spesso non aiuta a capire quale sia il giusto comportamento, creando malintesi ed incertezze.
Sul tema generale della immigrazione e sulle sue conseguenze sulla vita del nostro popolo, sulla difficile convivenza in aree critiche, sulle forzature e spesso sullo scavalcamento delle tradizioni locali e delle manifestazioni popolari di credenze e fede, la Chiesa dovrebbe dare precisi orientamenti nel rispetto del genuino sentimento popolare, sentimento che, per altro, è alla base del legame stesso fatto di rispetto, religiosità e sintonia che oggigiorno ancora unisce la nostra gente al mondo cattolico. Se si pensa al territorio bresciano, nel quale tradizione, religiosità e socialità determinano un inscindibile amalgama sociale, la voce della gerarchia cattolica non può non cercare di affiancarsi alla politica tentando una convergenza armonica ed una fattiva collaborazione.
Sacrosanto il sentimento di aiuto e carità verso i bisognosi, i migranti, ma nei modi in cui la nostra realtà sociale e popolare può operare. Ricordo ad esempio ciò che diceva il santo Daniele Comboni ” il problema dell’Africa si risolve in Africa “. Parole che oggi mi sembrano sollecitare generosi interventi e investimenti in loco nei paesi a cui il Santo missionario fa riferimento, più che non un’ accoglienza senza regole (giusta solo per chi fugge dalla guerra) disordinatamente aperta a tutti.
Questo mi parrebbe un serio richiamo alla ‘politica alta’ indicato da Papa Francesco, questo che prevede generosità ma anche concretezza e lungimiranza.
Sul secondo tema, l’eutanasia, cioè la possibilità di favorire l’interruzione di un dolore senza senso, in situazioni senza speranza, mi pare evidente che tutto il popolo, sopratutto tutti coloro che hanno assistito malati terminali in gravissimo stato, attenda un’ indicazione di comportamento non dogmatico, ma umano, in armonia col comune senso della vita.
Un politico d’area cattolica, che, spinto dalle parole del Pontefice, dovesse trovarsi a prendere posizione su queste due questioni, dovrebbe poter avere al suo fianco la Chiesa, soprattutto nella delicatezza delle più ardue tematiche.
Alcuni altri argomenti vedono una certa difficile compatibilità fra concrete responsabilità politiche ed i suggerimenti più o meno ufficiali della Chiesa, e credo in coscienza che sia la società civile sia le voci della religione debbano fare ogni sforzo per venirsi incontro, cercando una sintesi fra morale e concretezza politica.
- Imprenditore
Belli, ma tu non eri liberale e teorizzavi la libertà dello Stato dalla Chiesa?
Ti invito a rileggere. Dico che una persona cattolica, sensibile al richiamo del Pontefice e che quindi entra in politica non può sentire che le posizioni della Chiesa sono di difficile accettazione pratica. Ad esempio l’accoglienza dei migranti generalizzata ed eccessiva mi pare molto meglio risolta dal missionario e santo Comboni che, con lungimiranza e concretezza sociale e sostenibilità,sollecita interventi in loco. Il cattolico che entra nell’agone politico deve poter contare su una voce cristiana più vicina possibile a provvedimenti fattibili che, nella gestione istituzionale e pubblica, siano attuabili. Il laico, giustamente, in uno Stato libero e fortunatamente autonomo, si comporta come vuole.
Rileggere i testi dei grandi maestri del Liberalismo è sempre utile.
L’impegno dei cattolici a Brescia ha già prodotto Prandini, Gelmini e tanti altri.
Evidentemente non avevano letto a sufficienza i maestri del Liberalismo !!!
Se lo stato finisse di finanziare un potere che si chiama chiesa con i soldi dei cittadini, se finalmente le gerarchie ecclesiastiche e i preti vivessero in povertà e non avessero ricchezze, potere e influenze alte con la politica (tant’è che nessuna forza politica ha ancora il coraggio di sollevare il problema dell’abolizione della tassa occulta chiamata 8 per mille), allora quei pochi cattolici rimasti fedeli ai principi ed in assoluta povertà non conterebbero più nulla e nemmeno si parlerebbe più di loro. Come sarebbe giusto. Invece la loro influenza deriva esclusivamente dalla ricchezza, come nel passato e quindi influiscono, in senso laico s’intende perchè di messaggio cristiano non se ne parla assolutamente, ad imporre alla maggioranza silenziosa la loro politica della continuità del potere secolare. E papa Francesco, alleato con i musulmani, continua a fare questo.
Non c’è né una Chisa di soli santi né una politica di soli onesti
L’umanità purtroppo è così ….Ma sparare sulla Chiesa e su Papa Francesco così violentemente mi pare veramente fuori senso e fuori misura.
Non c’è né una Chiesa di soli santi né una politica di soli onesti
L’umanità purtroppo è così ….Ma sparare sulla Chiesa e su Papa Francesco così violentemente mi pare veramente fuori senso e fuori misura.
Esatto. Nel senso che l’umanità prescinde in realtà dalla Chiesa e pure dalla politica, entrambe simbolo millenario del potere e del suo esercizio quasi sempre fine a se stesso e tutt’altro che al servizio del popolo posto alla base della scala sociale e cioè di chi meno ha e meno può chiedere. In quanto a Papa Francesco, sta solo tentando una strategia della disperazione tra scandali, chiese deserte, vocazioni azzerate, fedeli disincantati. Lo comprendo, anche se non credo avrà molti successori.
Che strategia starebbe adottanto il buon Francesco? Quella del bonaccione simpatico al pubblico perchè dice quello che la gente vuole sentire, ma poi a fatti il nulla? Un’istituzione, e questo lo insegna la storia, non si autoriformerà mai, perchè è solo il bisogno e la lotta dall’esterno che costringe chi sta bene a scendere dal suo piedistallo. E nè preti, nè vescovi, nè il papa, hanno la men che minima intenzione di scendere dal loro piedistallo. Un tempo sottomettevano con la violenza, oggi, grazie alle lotte per il laicato (altrimenti saremmo ancora all’inquisizione per conto di loro) ingannano i distratti col gossip e le chiacchiere.
E’ così. La disperazione di un Papa eletto per risultare divertente e colloquiale con tutti e, tanto per cambiare, al passo con i tempi per non perdere “mercato”. In quanto all’invito alla partecipazione politica dei cattolici, abbiamo già visto, in molti hanno già dato e soprattutto…preso: la storia della Democrazia Cristiana che, nel nome e nel simbolo tutto diceva, basta e avanza per ricordarci l’ipocrisia di chi si nascondeva dietro i crocefissi e l’anticomunismo per esercitare un potere immenso durato decenni. Un potere macchiato di nefandezze di ogni tipo, collusioni mafiose, affarismo clientelare, corruzione, sprechi, privilegi di casta, voragini nei bilanci dello Stato, disonestà, opacità nella gestione della cosa pubblica. Gran bella eredità nel nome della democrazia e pure del cristianesimo…
Non si sta sparando violentemente. Si sta solo dicendo una verità: chiesa e potere sono sempre andati a braccetto, altrimenti la prima sarebbe sparita subito. Quindi se si vuole una chiesa non collusa bisogna eliminare quello per il quale è sopravvisuta per secoli: soldi e potere. Non mi sembra una cattiva idea, che ne pensa?
Quanto a papa Francesco, è chiaro che la sua politica si diriga verso l’unità di tutte le religioni, visto che nel mondo moderno la religione, così come l’hanno impostata quelle monoteiste e secolari, sta sparendo proprio perchè si basavano sulla sottomissione dei popoli e delle genti. Quindi, per salvarsi, bisogna fondersi e continuare a sottomettere i poveri. Senza poveri sparirebbero tutte le religioni secolari.
Assolutamente d’accordo. Gestione di ricchezze e potere spropositate con la vernice della più grande operazione di marketing della storia del pianeta finalizzata alla sottomissione dei popoli possibilmente tenuti poveri ed ignoranti. Giusto profetizzare la prossima caduta in primis della Chiesa Romana d’Occidente se non altro per la distanza che ha misurato da sempre rispetto all’originario messaggio cristiano che era pure…palestinese.
Mi spiega, sig. Belli, a cosa servono oggi le cariche ecclesiastiche? A cosa serve la figura del vescovo? Quello di Brescia poi, è l’emblema dell’insulsaggine. E non penso che si distingua dagli altri e fra poco lo verificheremo. Quindi tutto questo apparato è solo ed esclusivamente per potere e per autoreferenziarsi, con i soldi nostri però…
Questa tempesta un po’ stonata di anticlericali che gli anonimi lettori hanno scatenato pare persino ingenua e sopratutto antistorica Quale organizzazione hai mai, in tutti i secoli e in tutti i contesti, potuto nascere e vivere senza una ripartizione di compiti, senza ciò che gli anonimi chiamano ( con disprezzo ) gerarchia ? E non è certamente un fenomeno solo dei contesti ricchi e potenti e tantomeno solo delle realtà socio-religiose. Persino fra gli zingari la gerarchia c’è da sempre…hanno anche una regina.
La Chiesa, sopratutto quella missionaria, non si può dire che viva sottomettendo poveri ed ignoranti. La fobia del potere, un po’ anarchica e un po’ falso- ingenua è tipica di chi finge ( per invidia o ignoranza ) di non sapere che tutta la storia dell’umanità è una sequenza di lotte per il potere e ciò non solo con riferimento ai tiranni perfidi, ma anche i ” buoni” hanno cercato e gestito il potere, anche qualche re magnanimo o il capo dei sapienti, anche Mandela o Buddha. La gestione del potere, a qualsiasi livello, spesso è un dovere e non un peccato.
Namaste
Al contrario Belli: queste religioni trionfano nella povertà e nell’ignoranza, tant’è che nei paesi sviluppati e ricchi sono passate in secondo piano e rischiano di sparire. Proprio perchè la gente si è finalmente affrancata. Diciamo che sono dure a morire nei paesi ricchi perchè hanno radici profonde nel potere e hanno imperi finanziari. Quello per il quale la gente affrancata deve ancora lottare per avere finalmente uno stato libero. E l’alleanza musulmano-cristiana col Francesco in testa, con il business degli stranieri (poveri da sottomettere), è solo una nuova forma per rimanere a galla e lottare o distruggere il mondo laico, loro comune nemico perchè causa del loro declino.
Il sig. Belli probabilmente è vittima dei suoi stereotipi e quindi bolla come anticlericalismo quello che il buon senso e il pensare razionale e moderno, non oscurantista, ispira: una chiesa povera, senza potere e gerarchie. Certo, sarebbe una grande conquista di libertà e di progresso per l’umanità, cioè il poter professare o meno il culto che si vuole senza che questo sia religione di stato, finanziata dallo stato, ricca, e con notevoli influenze sulla vita di tutti noi. Ed infatti il ragionamento del nostro non spazia, si limita a considerare che sempre l’umanità si è creata un culto di potere. Ed infatti molti dei danni all’umanità sono derivati da questo potere. Perchè invece non sarebbe auspicabile che solo nei musei o nei luoghi di culto si ricordino di quanto queste religioni hanno influito in termine di potere e di superstizioni sulla povera gente, mentre oggi finalmente le vediamo con occhio distaccato?
Belli: mi spiega a cosa servono oggi le gerarchie ecclesiastiche? Il vescovo? I cardinali? La banca vaticana? E’ giusto che lo stato finanzi la religione cattolica con l’imbroglio delle scelte inespresse che vanno ripartite in proporzione alle preferenze invece di rispettare la volontà della gente che non destina? E’ giusto che uno stato laico abbia ancora un meccanismo obbligatorio di finanziamento pubblico alle religioni?
Viaggiando e cercando di capire il mondo ho visto che lo Stato più integralista, confessionale e religiosamente uniforme è il più felice. Possiede anche un ministero della felicità ed un re con forte autorità ( il Bhutan buddista ). Ho visto un Paese, dove la religione è molto presente, con la sua gerarchia e la sua diffusa sacralità, e la gente pare serena e libera. ( il Gujarat induista ). Ho visto l’Islanda che immersa in una religiosità antica, un po’ superstiziosa, non vede certamente la religione come freno all’essere umanamente felice.
Namaste
Insomma il nostro Belli inneggia agli stati integralisti, confessionali e religiosamente uniformi. Guardi che abbiamo già molti stati musulmani così e non mi pare che i popoli vivano così felici. Forse la gente di potere lo è. Ed è il pensiero che ancora il nostro Belli ci vuole imporre con una religione di stato e di potere che detta legge nella vita civile della gente, nella classica concezione reazionaria e oscurantista. Inoltre cita esempi di felicità, di pace e di concordia, dimenticando che quelle regioni (Buthan, ecc.) sono povere e continuamente devastate da lotte interne tra le varie dinastie regnanti, legate proprio a quelle credenze. Chissà, forse qui in Europa ha ancora nostalgia dell’inquisizione spagnola oppure alla caccia all’eretico, tanto per rilanciare l’autorità della chiesa cattolica sull’Europa, tipo controriforma…
La risposta alle mie domande sarebbe quella di uno stato integralista e confessionale, caro Belli? Guarda un po’ che alla fine è colpa della gente che si allontana da quei “poveri” e “bravi” pastori che si chiamano preti, cardinali, vescovi che nei secoli hanno sempre agito per il bene dei più poveri e dei più indifesi, tanto da essersi sempre inimicati i potenti di turno e aver dato alla gente progresso e benessere, rifiutando e spogliandosi di tutte le ricchezze e di tutti i privilegi e lottando sempre e solo per la verità e la giustizia. Quanti danni ha portato l’illuminismo, la ragione, la razionalità. L’illusione fa vivere meglio e la religione è lì apposta. Perchè privarci di tanta felicità, loro sono lì apposta. Date ricchezze e potere ai ministri della chiesa e loro vi daranno tante illusioni da rendervi felici…
Difficile rispondere civilmente a chi, come Klero mangiapreti, spara cretinerie.
Sia serio e civile e approfondisca il tema delle religioni nel mondo e lasci l’inquisizione spagnola ai libri di storia. Le regalerò volentieri un bel libro di Piero Gobetti o,se preferisce la Bagavagita oppure due boccettini di tranquillante per anonimi o la storia di Mandela o la vita di San Francesco o,infine l’Etica di Spinosa.
Auguri
Namaste
E allora, chiudiamo in bellezza con Marx: “La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l’oppio dei popoli” …
La rivoluzione in molti luoghi, come Cuba, è stata il soffocante potere sui popoli, il vero oppio stordente mentre la religione e la sua massima gerarchia. (due Pontefici)ha dato libertà ad un popolo addormentato dalle lunghe cerimonie di Castro, da interminabili celebrazioni rivoluzionario.
Non parliamo del Marxismo, che ha prodotto in URSS , in Cina , in Albania, in Corea massacri ed oppressioni disastrose. Legga la storia e si concilii col mondo libero, con la libertà e lo spirito.
Chiudo. Namaste
Il Belli continua a fare citazioni, credendo di dare lezioni agli altri, e dà dei cretini a chi non la pensa come lui, eludendo gli argomenti e facendo passare per “necessario” il potere ed il denaro della chiesa, prendendosela con chi punta il dito sulla parte (maggioritaria) marcia della chiesa. Infatti cita: “La Chiesa, sopratutto quella missionaria, non si può dire che viva sottomettendo poveri ed ignoranti”. Proprio partendo da questa considerazione dovrebbe invece dire che tutta l’altra parte, quella del potere, dei soldi, delle gerarchie inutili, andrebbe abolita e combattuta, che è poi il mio pensiero e quello di tanti altri. Invece, meglio allearsi con questo potere utilizzando la parte buona per giustificarlo e dire che, alla fine, siamo tutti uomini, tutti sbagliamo ed è inutile cercare di limitare o combattere queste negatività. Ed infatti alle precise domande di altri non risponde, come non risponde sul finanziamento pubblico obbligatorio ad una religione di stato. E la smetta di dire agli altri di lasciare l’inquisizione o altre orrende cose che ha fatto la religione cattolica sui libri di scuola, perchè sa benissimo che, come l’olocausto o altre nefandezze, potrebbero tornare, quando si hanno stati confessionali e religioni legate al potere…
La chiesa dà liberta? Ma se è ancora una monarchia assoluta, se un parroco, per rimanere nel piccolo, ha ancora potere di vita e di morte sulla parrocchia e su chi vi lavora, senza che un suo superiore, il vescovo, il papa, possona fare nulla, me la chiama libertà? Sì, a parole, sempre per fare il solito marketing mediatico, alla Bergoglio. Ma poi, i fatti e la realtà sono totalmente diversi. E qui a Brescia di fatti del genere, con il tanto “bravo” vescovo monari ne sono successi e sono anche noti…
A parte la confusione tra Chiesa e religione nei vostri discorsi di anonimi, mi pare ingenuo per non dir maniacale citare la parola ‘potere’ con disprezzo. Disprezzabile è un potere violento o perfido, tirannico come il Comunismo o il fascismo del secolo scorso, ma il potere può anche essere onesto, spesse volte necessario, a volte magnanimo, diverso da quello della inquisizione ( così si studiava nei libri di storia ) e diverso da molti altri ‘poteri’ della storia, anche molto prima che nascesse la religione cattolica.( la bestia che voi tanto odiate )
Molte volte nella storia la religione è stata fonte di libertà e di speranza, cominciando da Cristo. Ma anche prima, la religione del mondo induista, buddista o zen ha aiutato i popoli contro i tiranni. La Chiesa ( non la religione ) è ed è stata più legata al consesso umano, più in difficoltà nel giocare un ruolo complesso fra la divinità e la mediocrità umana… Scagliate voi la prima pietra se vi sentite esenti da colpe e dalla mediocrità, ma ……non si può farlo dall’anonimato che vi nasconde. Stop
Nella storia del pianeta Terra fatta di 24 ore, le religioni, quelle più e ben conosciute, sono comparse (è un dato scientifico) al’incirca negli ultimi ciqnue minuti. La Chiesa Cattolica Romana d’Occidente negli ultimi ventri second. E prima che fine facevano… le anime ? Esisteva l’etica e la morale ? Cosa succedeva ai popoli contro i tiranni ? Non si concepivano le parole libertà e speranza ? Esistevano dei “poteri onesti” ? Ci siamo capiti…
Forse è lei che fa confusione con questa chiesa e la religione ed infatti continua ad insistere sul connubio necessario religione-chiesa, mentre non dovrebbe essere necessario se la religione la si intendesse come momento spirituale staccato dalla materialità egoistica. Ed è proprio questa materialità egoistica che porta al discorso del potere della chiesa, che si fa scudo della religione, e che è sempre stato deleterio perchè usato male. D’altronde gli uomini di chiesa sono esseri umani e quindi commettono gli stessi errori, se non peggiori perchè dovrebbero essere consapevoli vista la filosofia che dicono di aver abbracciato, degli agnostici. E’ tanto difficile per lei, che evidentemente è legato ad una visione del passato della religione, pensare ad una chiesa spirituale, dove non esistono gerarchie, dove il pastore è uomo o donna che vive nel mondo in assoluta povertà? La chiesa (il minuscolo è volontario), come dice lei, è più legata al consesso umano proprio perchè è corrotta come gli esseri umani e quindi va combattuta come vanno combattuti gli egoisti, i ladri, gli assassini, gli stupratori, i dittatori e i falsi. E la chiesa com’è impostata oggi si sente anche esente da colpe e dalla mediocrità non affrontando i problemi che ha all’interno, proprio perchè sicura nei suoi privilegi e agi finanziari (chi sta bene, non si muove!). Quindi non vuole riformarsi francescanamente come dovrebbe, altrimenti sparirebbe. Molto più comodo fare marketing mediatico e diventare divi del gossip come fa Francesco con il pubblico distratto. Anche qui ennesima dimostrazione di mediocrità e di piccineria. E smettiamola con il discorso dell’anonimato. Anche allo scoperto il discorso non cambierebbe…
Allora Belli, e’ d’accordo sull’abolizione dell’8 per mille e quindi al finanziamento di fatto obbligatorio alla religione cattolica? O e’ ancora x mantenere ob torto collo il clero e le sue gerarchie?
Mi interessa di più la eliminazione degli anonimi che non dei millesimi per varie iniziative, Onlus come il Cidneo, associazioni benefiche, politiche o sportive ecc..
libertà, trasparenza, coraggio non sono mai anonimi. Nomina sunt consequentia rerum
Namaste
Qui non si parla di Onlus private, qui si parla solo di Chiesa Cattolica, quella che incassa in Italia un miliardo di euro all’anno solo con l’8 per mille. Li pensi destinati alle scuole pubbliche e così forse le interessa di più il tema anzichè quello degli anonimi sul web. E ci dica in quale Paradiso pensa di andare nell’aldilà, perchè sembra ce ne siano una ventina, tutti diversi tra loro…
E infatti il Sig. Belli, come altri benpensanti, non risponde chiaramente sull’ argomento. Continua a parlare di Dio e del sovrannaturale, quando invece quello che si contesta è l’istituzione chiesa, il suo potere e i suoi privilegi, come quello, spudorato, dell’8 per mille al quale, logicamente, non rinuncia, come non rinuncia a tutto quello che ha. Altro che autoriformarsi o chiesa povera. A chiacchiere, come sempre…
Quando non si hanno argomenti credibili e si vuole a tutti i costi imporre per giuste le proprie opinioni cercando di cadere in piedi, si ricorre agli attacchi personali o ad accusare l’anonimato come causa di tutte le negatività. Io non la conosco, Sig. Belli, e, per me, poteva anche firmarsi con uno pseudonimo che non cambiava assolutamente la sostanza del discorso. Lei invece, per cercare di sminuire le opinioni altrui, soprattutto quelle contrarie al suo pensiero, non trova di meglio che stigmatizzare questi antipatici anonimi, che hanno solo studiato passivamente sui libri di scuola senza logicamente avere il men che minimo spirito critico e non conoscono i detti latini, concludendo che sparano cretinerie che lei non riesce a capire. Cosa che potrei dire io di lei se mi mettessi al suo livello o non la rispettassi credendola inferiore culturalmente. Ma non lo faccio perchè rispetto le opinioni altrui anche se non le condivido e non le trovo giuste.
Al Belli interessa quindi eliminare chi non la pensa come lui, ed è a favore di un sistema truffaldino di finanziamento forzoso alla religione di stato. Chiaro pensiero egoistico il suo, quello di eliminare gli anonimi, alla pari di quello egoistico della chiesa che non rinuncia a questa situazione di privilegio. La vera carità, il vero coraggio, la vera libertà e la vera trasparenza sono quelle fatte dai tanti anonimi senza che si sappia, senza roboanti proclami e senza interesse. Proprio il contrario di quello che dice lei e la sua chiesa che a tutti i costi vuole difendere e imporre.
A me piace guardare in faccia le persone. Mi pare il modo migliore e non truffaldino per capirsi e rispettarsi. Il vero coraggio e la vera libertà non penso sia fatta dagli anonimi né oggi né nella storia del mondo. La sua posizione anti religiosa ( contro i cattolici o contro tutte le forme religiose ? ) e anticlericale, anonima o firmata, mi sembra eccessiva, forse sofferta nella sua vita privata ( che rispetto ) ma con un forte pregiudizio che non considera che l’uomo, religioso o no, missionario o cardinale, devoto di Krishna o di Allah è comunque un uomo, con tutta la mediocrità della razza umana. Lei dice che non mi conosce…certamente mi conosce ( visto che legge quello che scrivo e penso, sinceramente e senza pudore ) meglio di quanto io conosco lei. La incontrerei volentieri. Al 30 maggio, se vuole, venga a sentire cosa penso del futuro di Brescia. Faremo una breve chiacchierata, anche su un tema difficile : Dio. Sono certo che ci capiremo. Namaste
Del futuro di Brescia ci piacerebbe sentire cosa ne pensano i giovani ed i giovanissimi non chi, oggi settantenne, per tutta la vita si è focalizzato osessivamente su cinque libri, quattro dogmi, tre nomi, un paio di santoni, un pensiero politico sempre più obsoleto traducendo poi il tutto in qualche utopistica, astrusa, impraticabile teoria. L’era digitale, la robotica, le biotecnologie, la sostenibilità ambientale, la decrescita felice, la controglobalizzazione: ecco alcuni esempi o tasselli che ci parlano di futuro e di velocità del cambiamento che si possono governare solo con soluzioni innovative, complesse e…cervelli freschi. Pensione: ecco la parola che molti fanno fatica a inserire nel proprio vocabolario e pure nella storia del mondo.
Concordo in pieno. Io non conosco belli, ma da quello che scrive si capisce che appartiene a quel modo vecchio di pensare che vuole a tutti i costi perpetuare situazioni di privilegio e barriere che fanno comodo ed ingrassano sempre e solo il potere, a scapito del resto della gente che non ha opportunita’ proprio perche’ impedite da questa classe di privilegiati che non vuole mollare. Alla faccia della solidarieta’….
Ogni persona razionale e onesta è portata a ragionare secondo il proprio vissuto, altrimenti non sarebbe una persona vera. E certamente molto del mio vissuto mi fa pensare quello che scrivo sulla chiesa e il clero. La mediocrità di cui, ahimè, la stragrande maggioranza del genere umano è dotata, porta proprio al discorso di sempre e cioè di un’istituzione (la chiesa) fatta in maniera maggioritaria da mediocri. E’ proprio per questo che va combattuta e migliorata. Certo non la si combatte e non la si migliora garantendole privilegi e poteri. Ecco perchè, finchè avrò vita, continuerò a ribadire il concetto di una chiesa povera e non secolare. Forse a lei questi concetti appaiono fuori dalla realtà, perchè forse lei ha un vissuto diverso dal mio, non è stato a diretto contatto con le gerarchie e i perversi e stupidi meccanismi dell’istituzione che, mi creda, non si autoriformerà mai, perchè è troppo comodo lasciare le cose come stanno e far credere alla massa che tuttto è bello e a fin di bene. No, tutto è fatto per perpetuare in eterno questo meccanismo che va assolutamente distrutto, anche per i pochi buoni religiosi che ci sono, che alla fine vengono schiacciati e sono vittime della loro stessa istituzione. La incontrerei volentieri anch’io ma, causa impellenti impegni lavorativi, mi è praticamente impossibile, in questo periodo. Spero solo che la discussione sia servita per far riflettere a lei e agli altri che hanno avuto la pazienza di leggere, che tutte le istituzioni umane hanno sempre dei limiti e vanno sempre migliorate. La chiesa non fa assolutamente eccezione. Ecco perchè va vista con occhi razionali e va combattuta.
La scelta alla chiesa cattolica dell’8 per mille è fatta da circa il 30% dei contribuenti. E spesso lo fanno perchè non hanno alternative credibili, cioè o darlo ad altri riti che non conoscono, oppure allo stato in generale. Già se ci fossero altre alternative ben più chiare ed esplicite, tipo un fondo per le calamità naturali, per l’edilizia scolastica, per gli ospedali, per i disoccupati, ecc. quella percentuale del 30% come minimo si dimezzerebbe. Inoltre con il 30% delle scelte, la chiesa cattolica porta a casa circa l’80% dei fondi, delle tasse, perchè, e qui è la parte più truffaldina, oltre a quella di non dare delle alternative credibili, col meccanismo del maggioritario, cioè le scelte inespresse, invece di rimanere allo stato come Irpef, vengono ripartite fra tutti, tranne alcune religioni che dignitosamente hanno rinunciato a questo meccanismo furbo, in quote proporzionali alle preferenze espresse. Cosicchè la chiesa cattolica, con un 30%, porta a casa anche i soldi di circa il 50% di coloro che non hanno espresso una scelta. Perchè questo? Perchè nessuna forza politica interviene e modifica questa legge che è palesemente sbilanciata a favore di un finanziamento pubblico occulto alla religione di stato? No, è meglio dare addosso agli anonimi che lo denunciano, non guardare al fatto. Proprio perchè si tratta di una religione secolare legata al potere. E il suo potere si alimenta soprattutto dal finanziamento della maggioranza silenziosa di cittadini che pagano le tasse. E’ questo il modo francescano di intendere la religione?
Interessante l’incontro fra papa Francesco e Trump in vaticano: il papa raccomanda al presidente Usa di non costruire muri, ma non si accorge che casa sua è piena di muri e belli alti. Senza andare in vaticano, basta vedere il vescovato: un’intera muraglia alta alta con relativo cancellone invalicabile, stile palazzotti del Settecento che ospitavano damerini e cicisbei, di pariniana memoria. Come sempre questi falsi propugnatori della religione guardano quello che ritengono sia sbagliato negli altri, ma non vedono le loro mura e i loro clamorosi confini ben difesi dei quali non si vogliono minimamente disfare od abbattere… Bravo Francesco, incanta le masse con le tue solite e inutili parole…. E il monari di turno continuerà ad emularti nel suo parlare al nulla…
Ma guarda che il Signor Belli non ha più niente da dire su questo argomento… E se ne guarderà bene da tirarlo fuori ancora, viste le numerose e fondate contestazioni….