Primarie Pd Lombardia, Bragaglio: “Autonomia dalla linea nazionale. Io voto Alfieri”

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Elettori ed iscritti del Pd in Lombardia si preparano alle primarie regionali di partito, in programma il prossimo 16 febbraio che consentiranno di eleggere il segretario e l’assemblea regionale del Partito Democratico lombardo . Dunque primarie aperte e su progetti riguardanti il futuro della Regione. Due le candidature: Alessandro Alfieri, attuale coordinatore regionale, e Diana De Marchi, espressione dell’area civatiana.

All’appuntamento si è arrivati con regole definite in sede di Commissione congressuale e di Direzione regionale, senza alcuna contrapposizione interna. Anche sul punto che ha previsto un percorso semplificato per le primarie stesse (vale a dire con l’esclusione della Convenzione dei soli iscritti).

Sull’argomento primarie lombarde è intervenuto l’ex consigliere comunale bresciano del Pd, Claudio Bragaglio che, in una nota, ha assicurato il proprio sostegno al candidato Alessandro Alfieri, “sia per merito che per esperienza”. Di seguito il testo integrale della nota:

L’attenzione giustamente rivolta in questi giorni ai gravi problemi del Paese e al percorso della riforma elettorale, può rischiare di mantenere in ombra l’importanza di questo nostro appuntamento politico che merita invece grande attenzione ed altrettanta partecipazione.

Sulla base di approfondite riflessioni – svolte sia a livello regionale che bresciano, in particolare con numerosi amici che hanno sostenuto a livello nazionale Cuperlo – è emerso un preciso indirizzo, quello di esprimerci a livello regionale con una autonoma valutazione di progetti politici, di programmi e di convergenze. Oltre che del valore e dell’affidabilità delle candidature. Evitando quindi di dover replicare schematicamente lo schieramento nazionale sul territorio regionale.

Questo indirizzo risulta particolarmente convincente per realtà, come Brescia, che lo hanno già adottato a partire dal proprio congresso provinciale. Congresso che da noi ha portato all’elezione del segretario Michele Orlando e, successivamente, degli organismi dirigenti sulla base d’una articolata, esplicita e motivata convergenza tra componenti diverse, che hanno formato una maggioranza politica. E certo non sulla base di “accordi di potere”, come invece è stato stolidamente sostenuto da taluno sulla stampa. Un indirizzo di autonomia è stato peraltro praticato positivamente anche in numerosi circoli del PD, con l’elezione dei loro Coordinatori.

Come ho già avuto modo di motivare anche nella recente Direzione provinciale, la candidatura dell’attuale coordinatore, Alessandro Alfieri, ritengo sia la più valida e meriti quindi d’essere convintamente sostenuta. Sia per l’esperienza già svolta positivamente come Coordinatore regionale, sia per il progetto politico e programmatico presentato per il futuro del Pd in Lombardia.

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1 COMMENT

  1. Bragaglio, non può fare come tutti gli altri pensionati e ritirarsi a vita privata? Se proprio deve , metta al servizio della comunità le sue abilità da burattinaio e si dedichi alla gestione di un teatrino di marionette per bambini. Occupazione che non le consentirebbe di uscire con comunicati stampa a giorni alterni, me ne rendo conto, ma che senza dubbio restituirebbe un briciolo di dignità – forse – alle marionette in carne ed ossa che oggi eterodirige.

  2. Ponza e riponza, orzigogola e riarzigogola, lambicca e rilambicca, si può tranquillamente motivare tutto e il contrario di tutto.
    Non servono elucubrazioni bizantine o saggi di retorica su una nave che sta affondando. Ben altre sono le priorità, sia a livello locale che nazionale. Questo soggetto, e altri come lui, non vedono oltre i loro alambicchi di alchimisti della politica.

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