Scorie di cromo a Castegnato, il sindaco rassicura: l’acqua è potabile

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I lavori per la realizzazione della linea ferroviaria dell’alta velocità che Cepav Due sta realizzando nel tratto di territorio tra Ospitaletto e Castegnato, negli ultimi mesi hanno portato alla luce l’esistenza di una serie di siti all’interno dei quali, negli anni sessanta e settanta, sono stati conferiti rifiuti di diversa tipologia. Si sono ritrovati rifiuti solidi urbani già a suo tempo identificati nel 2002-2003 quando scoppiò il caso Caffaro e la località Pianera fu inserita nel Sito Nazionale ed ora, da alcuni mesi, rifiuti industriali con presenza in alcuni casi di cromo esavalente. E’ di circa tre mesi il ritrovamento di scorie industriali con presenza di cromo, trovate nel sottofondo autostradale della A4 nel corso della realizzazione di un sottopasso.

 

“Ogni volta – puntualizza il sindaco  di Castegnato  Giuseppe Orizio – siamo prontamente intervenuti con i nostri tecnici, sempre in stretta collaborazione con Arpa e i tecnici di Cepav. E’ tutto trasparente e da tempo conosciuto, ma purtroppo non è una grande novità… Negli anni in cui la legislazione era carente se non inesistente, ma anche dopo in modo certamente illecito, il tratto di territorio tra Ospitaletto e Castegnato fino ai confini con Roncadelle è stato “aggredito” ed oggi scopriamo quanto…. L’Arpa ed i nostri tecnici stanno ben operando per conoscere e per individuare i possibili interventi di bonifica molti dei quali devono essere eseguiti da Cepav che li ha già programmati in buona collaborazione. Quando si scoprono situazioni come queste molte delle quali, lo ripeto, risalgono a decine di anni fa e per le quali noi non abbiamo alcuna responsabilità se non quella di indagare, mettere in sicurezza per tutelare in primis la salute dei cittadini, c’è sempre il rischio di fare confusione. Con leggerezza anche a Castegnato, c’è chi neanche troppo velatamente ha lasciato intendere che la presenza di tracce di cromo esavalente in una falda a sud della ferrovia, comportava la presenza di cromo anche nell’acqua che bevono i castegnatesi. Lo ripeto con fermezza e con grande soddisfazione: l’acqua che devono i castegnatesi non ha mai avuto la presenza di cromo, è sempre stata potabile. Lo hanno certificato in più occasioni, l’ultima il 18 dicembre nel corso di una pubblica assemblea a Castegnato, i tecnici di Aob2 e dell’Asl. Sul sito del comune sono riportate tutte le analisi effettuate dagli Enti preposti. Da metà dicembre abbiamo attivato un nuovo pozzo che abbatte drasticamente i nitrati rendendo la nostra acqua ancora più buona, tant’è che insistiamo nell’invitare tutti, scuole e famiglie, a bere l’acqua del rubinetto e non quella nelle bottiglie di plastica, costosissima ed inquinante. Castegnato non è una pattumiera, è grave solo scriverlo perché così non è. Siamo un territorio che, nella sua parte sud ai confini con Ospitaletto, Travagliato e Roncadelle è stato pesantemente aggredito; non abbiamo nulla da nascondere però vogliamo sapere, conoscere ed intervenire in modo adeguato. Chi ha scaricato legalmente o abusivamente in questo territorio non sono i castegnatesi, è pertanto indispensabile che a farsi carico dei costi per dare sicurezza ai nostri cittadini ed ai prodotti della terra, intervengano gli Enti superiori dalla Provincia passando per la Regione fino allo Stato centrale.”

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