L’opera è anche jazz con il Trovesci & Coscia duo

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Sabato 21 settembre, uno degli oltre 40 eventi dell’edizione 2013 della Festa dell’Opera, sarà il concerto OPERA JAZZ tenuto dal celebre duo TROVESI&COSCIA. Il concerto si terrà alle ore 22.30 in Piazza del Foro, la “zona oro” della Festa in cui tradizione e contemporaneità si mischiano nei luoghi della Brescia più antica per generare nuovi e suggestivi esperimento musicali.

In questo contesto si inserisce il concerto dei due grandi musicisti Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia che – come scrive Umberto Eco in una presentazione del duo – “… con strizzate d’occhio, a sé stessi, all’opera e all’ascoltatore, giocano su entrambi i fronti permettendosi, all’interno dell’omaggio a un altro musicista, una gioiosa poetica della cadenza. In questo loro gioco di richiami tra testi ed eredità diverse, essi inducono talora nell’ascoltatore sistemi di atteso che d’improvviso frustrano, cambiando le regole del gioco. Sistema che è una delle caratteristiche dell’esperimento, questa volta assunta senza rinunciare a qualcosa a cui la musica sperimentale spesso rinuncia, e cioè il piacere. Coscia e Trovesi sanno contaminare senza che – salva restando la possibilità di riconoscere la citazione – ne venga a soffrire l’unità del pezzo. Con un tratto che è stato riconosciuto tipico del post-moderno, i due musicisti mettono in scena un double-coding. L’esecuzione può essere apprezzata a livello “alto”, cogliendo i rinvii intertestuali, e a livello “basso”, come musica tout court, senza essere disturbati dal rimando erudito e malizioso. Non c’e nulla di più seducente della malizia, quando ha l’umiltà di mascherarsi da ingenuità. E soprattutto quando genera, ad ogni nuova citazione o invenzione, una festa timbrica che sa trarre tutto il possibile dagli strumenti, e in modo naturale, senza ricorso all’elettronica. Ecco dunque un modo di rendere popolare la musica colta, e colta la musica popolare. E allora non chiediamoci in quale tempio collocare le esecuzioni di Coscia e Trovesi. All’angolo della strada come in una sala di concerto, esse si troverebbero a proprio agio.” Così come, noi aggiungiamo, nella grande giornata della Festa dell’Opera.

Sabato 21 settembre Gianluigi Trovesi (clarinetti) e Gianni Coscia (fisarmonica), nella splendida cornice della Piazza del Foro romano, presenteranno un viaggio nell’opera lirica sulle ali della musica di Giuseppe Verdi. I due grandi musicisti reinterpreteranno da par loro La Traviata di Giuseppe Verdi. Le arie della celebre opera verdiana faranno da filo conduttore di un fantasioso percorso che toccherà  anche l’Orfeo agli inferi e La bella Elena di Jacques Offenbach e L’ascesa e caduta della città di Mahagonny di Kurt Weill.

L’irresistibile duo, che è attivo da quasi vent’anni ed ha registrato dischi prima con Egea e poi con Ecm, si è esibito in decine di concerti in tutta Europa, ed è uno dei beniamini del pubblico. Le sue performance riescono sempre ad affascinare la platea grazie ad una personale poetica che trova radici in ogni dove, e che attinge linfa vitale da una villanella come da una mazurka, da un blues come da un canto ebraico, da un rap e da uno standard, da un’aria d’opera e da un folklore apolide. Il tutto condotto nello spirito della grande lezione dell’improvvisazione jazzistica.

L’accesso al concerto OPERA JAZZ è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
 
GIANLUIGI TROVESI
Clarinettista, sassofonista e compositore
“Gianluigi Trovesi ha raggiunto con la sua musica il più difficile degli obiettivi, non solo per un jazzman, o un musicista in generale, ma per un artista in qualsiasi disciplina. E’ infatti riuscito a creare un mondo musicale che è immediatamente riconoscibile ed allo stesso tempo completamente originale.
Ispirandosi a una diversità di fonti del tutto personale, e attraverso un processo di maturazione in cui i più comuni passaggi della carriera di un artista sono stati affrontati in ordine inverso, Trovesi ha raggiunto la propria maturità espressiva relativamente tardi. Ma oggi il suo stile di compositore e la sua voce strumentale lo collocano al livello dei musicisti che hanno praticamente definito il concetto di un "jazz europeo" ispirato alla tradizione americana senza esserne una sua pedissequa imitazione.”
Dopo il diploma in clarinetto e gli studi di armonia contrappunto e fuga con il maestro Vittorio Fellegara, inizia la sua attività in complessi di musica accademica, da ballo e jazz.
Con il suo Trio (dal 1978) ed il suo Ottetto (dal 1991) si afferma in ambito internazionale come leader e compositore, sviluppando un linguaggio che mescola il jazz a reminiscenze di varie musiche popolari e colte europee, e che lo rende immediatamente riconoscibile ed al tempo stesso completamente originale.
La Sua musica è stata trattata in due tesi di laurea: “Gianluigi Trovesi : l’identità, la creatività il jazz di uno dei protagonisti della "musica attuale" italiana” ( Dott. Luigi Sforza, Relatore Prof. Giampiero Cane, DAMS di Bologna, a.a. 1998/99) – “Gianluigi Trovesi: Ein Musiker im Spannungsfeld Zwischen Jazz, imaginärer Folklore und Alter Musik” ( Dott.ssa Annette Maye, Relatore Prof. Claudio Puntin, Hochschule für Musik Köln, S.S. 2004).
Per meriti artistici viene insignito:
“UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA” (“motu proprio” Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi nel 2001) “CHEVALIER DE L’ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES”(République Française – Ministère de la Culture et de la Communication nel 2007) “COMMENDATORE DELL’ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA” (Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napoletano nel 2007)
Alcune delle più importanti orchestre jazz europee lo invitano, come direttore, per eseguire concerti basati su sue composizioni: WDR Big Band di Colonia, con cui ha realizzato "Dedalo" (2001-2002); Orchestra Internazionale di Guimarães (Portogallo, 2003); Bergen Big Band (Norvegia, 2004); Bruxelles Jazz Orchestra (Belgio, 2006).
Il Festival di Barga Jazz, specializzato nell’arrangiamento per orchestra jazz, dedica una intera edizione a lui ed alle sue musiche (2001).
Il debutto discografico ("Baghèt", Premio Speciale della Critica Discografica Italiana) avviene nello stesso anno in cui vince il Concorso Nazionale per 1° Clarinetto e Sax Alto per l’orchestra della Rai di Milano (1978).
Ulteriori premi e riconoscimenti:
•    Miglior musicista del jazz italiano nel Referendum Top jazz della rivista Musica Jazz (1988, 1992, 1998, 2000)
•    5 stelle (massimo riconoscimento) sulla rivista americana Down Beat per "From G To G" (1993)
•    Miglior disco dell’anno per la Associazione della Critica Discografica tedesca con "Dedalo" (2003)
•    Miglior disco di jazz italiano nel Referendum Top jazz della rivista Musica Jazz con "Dances" (1985), "From G To G" (1992), "Les Hommes Armès" (1996), "Fugace" (2003)
•    Miglior gruppo di jazz italiano nel Referendum Top jazz della rivista Musica Jazz: Ottetto (1993, 1996)
•    Premio "Django d’or" come miglior musicista italiano (1999, 2001)
•    Miglior musicista di jazz italiano Premio Radio Uno Jazz (RAI) nel 1983
•    Miglior disco nel referendum della rivista Musica e Dischi con "Dances" (1985), "From G To G" (1992)
•    Premio Iseo Jazz (2006) # 1° Premio nazionale “Classic Voice” per il disco classico e “Besten Liste” critica discografica tedesca per il disco “Vaghissimo Ritratto”
Ha composto per lo scrittore e poeta Stefano Benni ("Baldanders", 2004) e firmato (con Gianni Coscia) la colonna sonora dei film:"Mi piace lavorare (mobbing)" di Francesca Comencini, interpretato da Nicoletta Braschi, (2003); “Liscio” di Claudio Antonini con Laura Morante (2007).
Ha tenuto concerti in Europa, Medio Oriente, Stati Uniti, Canada, America Centrale, Cina, India e Australia, incidendo numerosi dischi e collaborando con importanti musicisti italiani e stranieri.

 
GIANNI COSCIA
Gianni Coscia è un noto jazz accordionist. Ha compiuto studi classici ed è avvocato, ma ha quasi sempre svolto l’attività di musicista, dedicandosi interamente al jazz. Nel 1985 incide Gianni Coscia-l’altra fisarmonica e nel 1989 si classifica al secondo posto del “Top Jazz” con l’album La briscola.
Prende parte a diverse collaborazioni, con la Big Band di Giorgio Gaslini, con l’orchestra sinfonica della Rai, e per la Rai diventa inviato per il festival internazionale di Pori (Finlandia). Partecipa poi ai festival “Clusone Jazz” e “Nuits de nacre” a Tulle in Francia.
Nel 1994 incide Radici con Gianluigi Trovesi. Insieme si esibiscono a Umbria Jazz. Il cd è un tale successo che giunge alle 10 ristampe e porta il duo a fare tounée fino in Danimarca, Olanda, Tunisia, Siria e altri paesi. Nel settembre del 1997 la città di Stradella gli conferisce il premio Kramer. Coscia ha cominciato a sviluppare un interesse per i valori comuni alla tradizione culturale e popolare, mescolati con la lingua del jazz. Le note di copertina al suo primo CD sono state scritte Umberto Eco. Ha collaborato con Luciano Berio nella scrittura della musica per una esposizione contro l’antisemitismo. Dal 2006 è stato membro del Consiglio del Accademia Musicale Chigiana di Siena.

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