San Zeno, sale la retta della mensa scolastica. La protesta dei genitori

"Crisi economica e aiuti alle famiglie: la risposta a tali problemi data dalla giunta “Abbiati – Ferretti”  si risolve negli aumenti, fino al 57%, delle tariffe della mensa scolastica, con la contestuale diminuzione degli sconti per il secondo figlio dal 30% al 20%". Così commenta Fabio Odelli, Capogruppo lista civica San Zeno è di tutti, facendosi portavoce protesta dei genitori. Alcuni mesi fa molte famiglie hanno scelto il modulo “a tempo pieno” che, nella formula proposta, prevede l’obbligo di frequenza alla mensa, che allora prevedeva un costo pasto massimo di 4,50€. Oggi, con l’approvazione del nuovo piano da parte il buono pasto arriva fino a 7,10€. "In data 6 settembre abbiamo chiesto, con lettera inviata al Sindaco ed ai Consiglieri comunali, il rinvio di trenta giorni dell’aumento delle tariffe della mensa. Abbiamo già fortemente espresso la nostra contrarietà a questo aumento, ma ora la situazione venutasi a creare rischia di far saltare non solo la mensa ma anche il tempo pieno, con conseguenze disastrose sul piano didattico e economico. Cosa accadrebbe se solo il 30% dei genitori mandasse a scuola il figlio con un panino rinunciando alla mensa? Oppure se si presentassero dei bambini in mensa senza buono pasto? O, ancora, se i genitori ritirassero i bambini dal tempo pieno o gli cambiassero scuola?", commenta Odelli e continua: "Crediamo che sia giunto il tempo della serietà e della consapevolezza: ci attendiamo, quindi, una immediata sospensione delle tariffe, lasciando in vigore quelle dello scorso anno per trenta giorni. Ciò costerebbe circa 4.000€ ma, se i genitori non portassero più i figli in mensa, solo il puro danno economico sarebbe maggiore".