Le Acli temono per l’intensificarsi del gioco d’azzardo, ritenendo che ai livelli a cui sta arrivando sia diventato una vera a propria malattia. "i dati sul gioco d’azzardo in Italia, su tutte le fasce di età, commentano in maniera inequivocabile un crescente pericolo sociale e sanitario e una aumento della illegalità". Per questo, insieme a 20 organizzazioni di vario genere le Acli hanno dato vita alla campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco” (che verrà presentata mercoledì 5 dicembre a Roma), con l’intento di limitare la crescita forsennata del gioco d’azzardo, aumentare le tutele per la collettività e i giocatori, favorire gli interventi a favore dei giocatori “patologici”. I promotori dell’iniziativa hanno avanzato una serie di proposte concrete, pubblicate anche sul sito delle Acli bresciane. Le Acli bresciane già da diverso tempo stanno lavorando in questa direzione. Il Consiglio Provinciale delle Acli ha deliberato nel giugno 2011 il divieto che nei bar dei circoli Acli della provincia di Brescia siano presenti apparecchi elettronici per il gioco d’azzardo. Inoltre da anni Lega Consumatori (associazione di difesa dei diritti dei consumatori che fa parte della famiglia aclista), denuncia il fenomeno, che va a colpire soprattutto le categorie più deboli della popolazione, a cominciare dai pensionati e dai disoccupati.