Con un comunicato il Comitato “Un nuovo A.C per Brescia” ha commentato la pagina acquistata dall’Aci Brescia su tutti i principali giornali odierni, accusando il presidente Aldo Bonomi di aver veicolato informazioni non corrette. Oltre alla forma a pagamento scelta dall’Aci di Brescia che ha lasciato sbigottiti i membri di A.C per Brescia, il Comitato è tornato a puntare il dito contro il modo in cui è stato eletto l’ex presidente Aldo Bonomi, già oggetto di una contesa legale. Venendo ai fatti, A.C per Brescia non ci sta a lasciar cadere la questione Chopard e torna sulla presunta irregolarità dell’accordo tra la gioielleria francese e l’Ente bresciano. E ancora, “ l’A.C. Brescia è sempre stato proprietario della 1000 Miglia e sempre lo sarà, se nessuno cederà i suoi diritti a terzi – si legge nella nota – non potrà mai esistere una 1000 Miglia che non parta e termini a Brescia”. Sulla questione relativa ai compensi gratuiti per i componenti del direttivo, A.C per Brescia specifica che “alcuni di loro ricevono compensi per gli incarichi derivati nelle società controllate, inoltre, l’incarico di amministratore dell’A.C. è per statuto gratuito e non per scelta”. Per concludere l’A.C per Brescia pone una domanda provocatoria all’ex presidente Bonomi: “Come fa a conoscere il contenuto della relazione commissariale, che dovrebbe essere solo nelle mani del Ministro Piero Gnudi, oltre che del Presidente A.C.I. Angelo Sticchi Damiani?”.