Una nuova scoperta tutta bresciana potrebbe risolvere, o almeno semplificare, lo smaltimento dell’amianto in Italia. La scoperta si chiama Pre-Box di invenzione dei fratelli Antonini che dirigono la ditta Pannelli di Verolanuova e hanno già brevettato il loro uovo di colombo. Invece di chiudere l’amianto in sacchetti di nylon, molto poco resistenti ai cambiamenti climatici e all’usura dell’interramento, i fratelli Antonini hanno brevettato una scatola, Pre-Box appunto, prefabbricata in fibrocemento che può contenere fino a 300 tonnellate di lastre ondulate di fibrocemento contenenti amianto, evitando il rischio che le polveri sprigionate dal suo sbriciolamento si disperdano nell’aria causando danni alla salute di chi le respira. Una volta rinchiuse le fibre di amianto la Pre-Box si dovrebbe sigillare con del calcestruzzo della durata di più di cent’anni, nell’attesa che la scienza scopra come distruggere la parte tossica dell’amianto o addirittura come riciclarla. La novità è già stata presentata al sindaco di Brescia Adriano Paroli che ora ne valuterà le potenzialità, anche con il consulto dell’Arpa. il cui direttore Sesana si è datto disponibile a sperimentarla.
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