Marocchino condannato a 7 mesi. Ma in attesa del giudizio è rimasto in cella un anno e mezzo

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Quando si dice giustizia lumaca. Un 37enne marocchino residente a Orzivecchi è stato condannato in primo grado a sette mesi di carcere. Peccato che, in attesa di giudizio, sia rimasto in cella per ben 15 mesi, più del doppio della pena che doveva scontare. La vicenda risale al gennaio 2011 quando la giovane moglie dell’uomo, 22 anni, si presenta dai carabinieri per denunciare presunte violenze da parte dell’uomo. La donna racconta di percosse, violenze sessuali, maternità interrotte; una vita d’inferno causata dal marito che le vieta di uscire di casa e di vestire all’occidentale. Il marito nega tutto. E, dopo un anno e mezzo, i giudici gli danno in parte ragione. La sentenza conclude per l’assoluzione dalle imputazioni più pesanti, che cadono una dopo l’altra. Resta la condanna per alcune lesioni alla donna, documentate da un certificato medico, che portano ai 7 mesi di condanna. Pena già scontata. Con gli interessi.   

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