Ecomafie e reati ambientali, Tempi Nuovi attacca il sindaco: “Non poteva non sapere”

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Con un comunicato i gruppo consiliare "Tempi Nuovi" del Comune di Sellero attacca il sindaco del paese sulla questione delle Ecomafie per un’operazione legata al ciclo dei rifiuti. Di seguito il testo integrale del comunicato:

"Nelle scorse settimane abbiamo segnalato come già nel 2008 (due anni prima del ritrovamento – a seguito della nostra segnalazione – da parte di ARPA e Polizia Provinciale di plastiche tra il combustibile destinato a TSN stoccato nel deposito di Legno Energia) il Comune di Sellero fosse stato inserito nel rapporto di Legambente sulle Ecomafie e sui reati ambientali in quanto oggetto di un’operazione di polizia ambientale legata al ciclo dei rifiuti speciali operata dai Carabinieri del NOE e NAS di Brescia, operazione che ha poi dato il via ad un procedimento penale da parte della Procura della Repubblica di Brescia. Dalla documentazione reperita – con molta fatica a causa della continua reticenza dell’amministrazione comunale nel fornire qualsiasi tipo di informazione – presso il Comune (v. link) avevamo scoperto che l’operazione in questione aveva portato al sequestro “… di un cumulo di sansa di oliva di prima spremitura (delle dimensioni cica, alla dase di 4,40 mt x 6,40, in altezza di 3,50 mt), pari a circa 40 tonnellate, stoccate i Sellero, via Nazionale nr. 7, all’interno del deposito della Legno Energia Srl”, e di un’area, all’interno dello stesso sito (che ricordiamo essere di proprietà comunale), “interessata dallo stoccaggio/smaltimento abusivo del cumulo di rifiuti di colore nero tipicamente decadente dall’attività di combustione aventi le dimensioni di metri venti di profondità, quaranta di larghezza ed altezza massima di metri  quattro”, oltre 3.000 metri cubi di cenere proveniente dalla centrale di proprietà di TSN, così come di proprietà di TSN  e  destinata alla combustione era la sansa di olive sottoposta a sequestro. Materiale che a breve dovrebbe essere trasferito per consentire la realizzazione del nuovo capannone La.Cam./Brembo. Ebbene siamo finalmente venuti in possesso dei verbali (disponibli a questo link) relativi al sopralluogo effettuato nel 2008 dall’ARPA presso il sito in questione. Dall’esame della nuova documentazione, trasmessa a suo tempo anche al Comune di Sellero, si evince chiaramente che i circa 3.000 mc di ceneri ancora presenti nel sito (vedi foto allegata) in attesa di smaltimento erano stati conferiti da TSN a Legno Energia utilizzando un codice "errato" (il rifiuto era stato classificato come "segatura"…) e che lo stesso era ed è stoccato presso l’area senza alcuna protezione dagli agenti atmosferici, in "area non impermeabilizzata senza adeguate misure di contenimento e protezione per eventuali dispersioni in suolo ed aeree" (nelle vicinanze dell’area scorre il fiume Oglio e, oltre alle contigue pista ciclabile e chiesa della Scianica, sono presenti delle aree residenziali ed anche un parco giochi). Come già evidenziato l’episodio riguarda da vicino l’amministrazione comunale e la compagine di maggioranza che la guida non solo perché il Comune (l’allora Sindaco era Laini, attuale presidente di TSN) era ed è il proprietario dell’area e pertanto co-responsabile della trasgressione, ma anche perché nel periodo in questione TSN era ancora partecipata proprio dal Comune di Sellero che, indirettamente sempre tramite TSN, partecipava anche in Legno Energia e l’attuale Sindaco Bressanelli (ai tempi assessore e consigliere comunale dell’amministrazione Laini) era contemporaneamente sia Presidente di TSN che Amministratore di Legno Energia, società, questa ultima nei confronti della quale il Comune di Sellero vanta ancora oggi un credito di oltre 430 mila euro derivanti da affitti non pagati proprio nel periodo in cui alla sua guida si trovava il Sindaco Bressanelli. Il Sindaco Bressanelli pertanto non poteva non sapere quello che stava accadendo, ma anzi, nella sua qualità di presidente di TSN e A.D. di Legno Energia e amministratore del comune di Sellero potrebbe essere ritenuto direttamente responsabile degli illeciti commessi. Abbiamo più volte sottolineato quanto troppo spesso in questi anni a Sellero, l’amministrazione della cosa pubblica e l’interesse privato si siano sovrapposti e come episodi di questo tipo possano sollevare una pesante ombra sull’operato di chi è chiamato ad amministrare con imparzialità per conto dei cittadini, legittimando la convinzione che chi amministra agisca con un’ottica conservativa rispetto ad interessi non del tutto coincidenti con quelli della comunità amministrata. Abbiamo più volte chiesto al Signor Sindaco, per gli obblighi etici e politici – nei confronti dei cittadini prima ancora che nei confronti del Consiglio Comunale – e che discendono dal ruolo istituzionale rivestito e che impongono la più assoluta trasparenza nell’azione amministrativa, di chiarire la sua posizione (e quella dell’Amministrazione da lui guidata) in una faccenda dove l’interesse pubblico e quello personale si intrecciano con operazioni talmente poco chiare da esigere l’intervento dell’autorità giudiziaria e della magistratura. Come sempre i nostri appelli sono caduti nel vuoto ed il Sindaco continua ipocritamente a fare "spallucce" e a negare persino l’evidenza, nascondendo la testa nella sabbia come uno struzzo e rifiutandosi persino di rilasciare dichiarazioni alla stampa. Qui però non si tratta di semplici "scaramucce" tra maggioranza e opposizione, ma di un problema etico che tocca il cuore dell’amministrazione comunale.

 

Un noto proverbio recita "Male non fare, paura non avere", perché allora il Sindaco ed il suo predecessore continuano ad evitare il confronto? Cosa hanno da nascondere? Perché secondo loro i cittadini non hanno il diritto di conoscere la verità? Crediamo che sia giunto il momento di fare chiarezza per questo ribadiamo la piena disponibilità del nostro gruppo ad un confronto pubblico, anche televisivo, con il Sindaco Bressanelli e l’ex-Sindaco Laini nel corso del quale affrontare a tutto campo le numerose problematiche da noi evidenziate (come ad esempio le questioni TSN, Legno Energia e la disastrosa situazione finanziaria del Comune), chiarire una volta per tutte da che parte stia la verità e dare finalmente delle risposte chiare e definitive ai nostri concittadini.

 

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