Caso Venturi, la Lega rovatese contrattacca il Pd: si dimetta anche Errani

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Il caso Venturi continua a scaldare il dibattito rovatese. Il neoconsigliere comunale, nella prima seduta, ha chiesto scusa per la battutaccia sul terremoto postata su Facebook, ma non si è dimesso nemmeno di fronte a una mozione di sfiducia. Dura la reazione di Rovato Civica e del Pd. Ma a due giorni di distanza è la Lega (Venturi si è dimesso dall’incarico di segretario) a passare al contrattacco. Il Carroccio, infatti, sta facendo circolare in queste ore su Facebbok un appello in cui invita il Pd rovatese a chiedere a Bersani (“adesso basta con i 2 pesi e le 2 misure”) le dimissioni del governatore Pd dell’Emilia Vasco Errani, “reo” di aver riso durante la trasmissione Matrix mentre parlava uno sfollato del terremoto in Emilia. E di essere recidivo perché “nel 2003 rise sul palco delle autorità durante la giornata commemorativa della strage di Bologna” e “sempre nel 2003 rise in chiesa durante i funerali dei caduti di Nassirya”. Insomma: la polemica è ben lontana dallo spegnersi.

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1 COMMENT

  1. ma veramente infantili questo leghisti. se davvero pensano che errani debba dimettersi, diano il buon esempio e facciano dimettere il loro genio. un autogol.

  2. se pensano che le due cose siano sullo stesso piano allora sono proprio fuori di testa ed è giusto che finiscano fuori dal Parlamewnto, non per loro volere, ma per quello dei loro ex elettori.

  3. Ma vi rendete conto cari leghisti delle figure di M che fate? Come dice il detto…a volte… il bel tacer non fù mai scritto!

  4. Se è per questo un prete che conosco rise di gusto quando gli raccontarono la vera storia del colpetto che prese il capo della lega Bossi,dicono, mentre era in bella (e vistosa compagnia)in un hotel nella bassa "padania".Bisognerà chiedere che questo prete venga scomunicato.

  5. "A casa mia decido io"

    Questa la frase più significativa dell’intero consiglio comunale di venerdì sera a Rovato. L’ha pronunciata il sindaco Martinelli in risposta alla richiesta di dimissioni del consigliere comunale Venturi avanzata da Rovato Civica. Devo dire che mi dispiace che il sindaco Martinelli sia partita così fin dal consiglio comunale di insediamento. Dovrebbe essere figura di garanzia per l’intero consiglio comunale e per l’intera comunità. E una figura di garanzia dovrebbe ricordarsi che l’istituzione pubblica comunale non è una proprietà privata. Quante volte l’ho ricordato in questi anni di continui rialzi dell’asticella delle sparate di cattivo gusto della Lega anche nostrana. Il Comune è la casa di tutti, signor sindaco, non sua nè della Lega che pro-tempore con il PDL è chiamata a reggere le sorti della maggioranza consigliare. Stasera si è votata la mozione presentata da Rovato Civica con il voto compatto della maggioranza contro la richiesta di dimissioni del consigliere Venturi. Faccio notare che il diretto interessato non ha avuto nemmeno il buonsenso di astenersi lasciando decidere gli altri colleghi. Da oggi sappiamo che la Lega nazionale e provinciale, che inneggiano alla Padania, apostrofano pesantemente il proprio segretario di sezione rovatese (ormai ex) con epiteti durissimi ma la Lega Nord locale lo mantiene in consiglio comunale facendosi accompagnare dal tifo degno di uno stadio, non di un’assise istituzionale. Dopotutto, quando si ragiona come ultras della politica inneggiando a regioni immaginarie si può fare ironia addirittura su un terremoto dicendo che il problema è che il mondo dell’informazione se n’è accorto non la macabra ironia su una tragedia che ha prodotto distruzione e morti. E lo si può fare con giustificazioni infantili che sono la classica "pezza" che è tre volte peggio del "buco". Stasera si è capito che l’opposizione di Rovato Civica sarà puntuale su ogni dettaglio, a testa alta, e con l’orgoglio di essere persone serie. In 10 anni di Rovato Civica Rovato non è mai finita sulla cronaca nazionale per scelte amministrative o atteggiamenti dei suoi amministratori indecorosi. La maggioranza attuale, targata soprattutto Lega Nord, ci è riuscita addirittura in 10 giorni dalle elezioni a consiglio comunale nemmeno insediato.

  6. in effetti han capito poco,chiedere ad uno del pd di dimettersi?ma quando mai?e’ una parola che nel loro vocabolario e’ sconosciuta,VEDI ERRANI,VENDOLA, il tizio che pettinava le cozze ,penati…….e possiam continuar ancora a lungo.pagliacci

  7. Chi si permette di rendere ridicola la propria comunità con una frase irriguardosa a consiglio comunale nemmeno insediato dovrebbe trarre da solo una conclusione: andarsene a casa perchè non è adeguato a rivestire un ruolo istituzionale.

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