Il 2 giugno un tricolore gigante sfilerà per le strade di Brescia. Servono 1.200 persone

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(a.c.) 1.797 metri. Tanto sarà lungo il tricolore che sfilerà per le strade della città in occasione della ricorrenza del 2 giugno. I bresciani potranno scegliere se essere semplici spettatori della particolare sfilata o protagonisti, sostenendo il drappo. L’invito a dare una mano, nel senso letterale della parola, viene dai club Lions del Distretto interprovinciale 108 ib2, che comprende Brescia, Bergamo e Mantova. Servono persone che sorreggano il tricolore, inserito nel Guinness dei primati, lungo il percorso che da Campo Marte lo porterà sino in piazza Paolo VI, passando per piazza Cesare Battisti, via Turati, piazzale Arnaldo, corso Zanardelli e via X Giornate. Orario di ritrovo previsto per le ore 8, arrivo dei primi metri del tricolore intorno alle 10.20, della coda intorno alle 11.20.

Il sindaco Paroli e il Prefetto Brassesco Pace sfileranno verso la fine del corteo.

Per partecipare si possono avere informazioni sul sito www.lionsclubbresciacidneo.it

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12 Commenti

  1. Il tricolore è un simbolo importante della nazione, dell’unità, della continuità con la storia, nel rispetto di migliaia di persone che per quel simbolo e questo Paese hanno dato anche la vita. Personalmente, mi dà fastidio che sia utilizzato nell’ambito marketing da Guinness dei primati. Lasciamolo com’è e dove è, soprattutto nel rispetto della memoria.

  2. I nostri fanti uscivano dalle trincee nella I guerra mondiale, con dietro i carabinieri che gli sparavano nella schiena se retrocedevano, e di fronte gli austriaci con le mitraglie… Chi è morto per il tricolore ne avrebbe fatto volentieri a meno.
    E questa pagliacciata da guinness dei primati è vergognosa.

  3. Il tricolore non rappresenta Brescia e la nazione lombarda, il tricolore è una bandiera creata a tavolino ed imposta dal 1859 dallo stato occupante piemontese poi italiano.

    Per il tricolore italiano sono stati mandati a morire MILIONI di lombardi, ricevendo in cambio la cancellazione quasi totale della nostra lingua ed identità, una tassazione abominevole, il malaffare e la Mafia.

    Io non faccio la parte del bue che va al macello sorridendo con stampato il logo di chi lo farà a pezzi. Non bisogna prestarsi a queste manifestazione ridicole.

    Lombard ia non è Italia!

  4. Notare poi che sono sempre gli stessi MASSONI che hanno creato l’unità italiana che anche oggi con altre sigle e nomi (LIONS) impongono la falsa identità italiana nei lombardi.

  5. 1797…esattamente 1797, data interessante…propr io l’anno in cui lorsignori col grembiulino han fatto a Brescia il primo dei loro innumerevoli colpi di Stato…e quella gente ai simboli e’ da sempre piuttosto interessata…

  6. Baggianate: nel 1797 i giacobini bresciani (in gran parte nobili) pensarono di spartirsi le proprietà dei religiosi andando contro la Serenissima Repubblica Veneta (con importanti sollevazioni popolari armate contrarie a questo intendimento dalla Val Trompia, Camonica, Sabbia e Riviera del Garda)…ci riuscirono solo con i cannoni francesi.
    Nel 1848, 1859 gran parte dei Lombardi erano inquadrati nell’esercito austriaco e difesero con onore la loro terra dall’aggressore.
    Mo rirono a migliaia per questo, ma furono dimenticati perchè vinse qualcun altro.
    Come al solito la storia la fa chi vince.
    ps: hanno trovato 1797 surli per il trasporto del feretro?

  7. carina quella dei "surli"… ma per me oltre ai "surli" vi erano anche funghi di un altra specie… ad esempio lo "statalis parassitarium italicum"…

  8. c’erano mia moglie e mia figlia a portare il tricolore e non sono serve ,ne parassite ,ne tanto meno surle . Erano la perchè credono , e credo , nell’Italia. Purtroppo leggendo molti post scritti qua in giro ,comincio a credere meno negli italiani.

  9. invece voi contate, contate molto, soprattutto il 27 del mese, contate quello che avete depredato, da bravi statali… (ps, a proposito di lega: io son figlio di padre – e madre – ignoti…)

  10. Io non aspetto il 27 perchè lo stipendio lo prendo il 10 .Lavoro in fabbrica da quando avevo 14 anni .Io conosco statali che fanno il loro lavoro ,e anche bene . Non tutti rubano o non fanno un cavolo da mattina a sera . Diciamo che possono essere agevolati da leggi e superiori perchè rischiano di meno ,ma piantiamola di dare addosso a tutti.

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