Teatro al chiuso… a Canton Mombello

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    Giovedì 7 aprile il Festival entra per la prima volta nella Casa Circondariale di Canton Mombello con lo spettacolo Campo Santo che racconta il tema della violenza e della capacità di reazione dell’uomo al dolore. Davide Pini Carenzi interpreta un detenuto che ripercorre la tragedia dei Gulag sovietici, raccontati da Gustaw Herling in Un Mondo a Parte, accompagnando gli spettatori per il campo di concentramento e rivivendo con loro una tragedia da non dimenticare. Quattro uomini e una donna narrano cosa sono costretti a fare nell’inferno di un lager sovietico. Sono persone che cercano una via di scampo, che si abituano alla legge del più forte, che desiderano la vita tanto quanto la morte. Sono persone già morte. Una sola esce dall’inferno e può raccontare tutta la verità. Lo spettacolo è un monologo a più voci, i personaggi si danno il cambio in una corsa di dolore, di freddo, di fame, di allucinazione che forse può portare lontano. Ma nel sistema dei lager sovietici nessuno è innocente. Ognuno di loro ha una colpa.

    Ingresso riservato su invito

    Note dell’autore
    Un mondo a parte di Gustaw Herling è la prima opera letteraria a denunciare il Gulag; è il racconto dell’esperienza dell’autore in un lager sovietico. Gustaw Herling, polacco, fu arrestato dai Russi, imprigionato per 5 mesi, sottoposto a interrogatori e condannato a 5 anni di lavoro forzato. Dei 5 anni di condanna scontò 18 mesi, fu rilasciato dopo l’amnistia Russia-Polonia. Nel 1939, al momento dell’arresto, aveva 20 anni. Il libro racconta la vita di un prigioniero condannato ai lavori forzati: sveglia, cibo, lavoro, cure in ospedale, l’organizzazione del campo, quale era il rapporto fra i condannati e fra i condannati e le guardie, quali erano le gerarchie, le regole che vigevano.
    Dalla prima lettura di Un mondo a parte ho avvertito la necessità di dare voce a ciò che sta scritto, la Necessità di dare corpo a quelle pagine che raccontano di carne umana. Il libro mi ha sconvolto e interessato e il Teatro è il mio mezzo per poter “gridare” il suo contenuto.
    Nel suo anno e mezzo di prigionia a Ercevo, Gustaw Herling legge due libri. Uno preso in prestito dalla biblioteca del campo, l’altro gli viene prestato da una condannata. Fra questi vi è Memorie da una casa di morti di Dostoevskij, lo leggerà due volte
    La parola condannato non significa altro che un uomo privato della sua volontà.
    Questo è un mondo a parte, che non somiglia a nessun altro, con le sue leggi speciali, i suoi usi, i suoi costumi, le sue abitudini: una casa di morte vivente, una vita come non esiste in nessun altro luogo, e gente che non ha pari.
    È difficile immaginare fino a qual punto una natura umana può essere deformata.
    DOSTOEVSKIJ, Memorie da una casa di morti
    Il mio lavoro prende ispirazione esclusivamente da Un mondo a parte, ma mi è stato impossibile non leggere Memorie da una casa di morti di Dostoevskij. Non escludo che questa lettura possa aver “toccato” il mio lavoro
    Nasce un monologo, un atto unico liberamente tratto da
    Un mondo a parte di Gustaw Herling.
    Nasce
    “Campo Santo”

    Giovedì 7 aprile ore 15, Casa Circondariale Canton Mombello
    CAMPO SANTO.
    Atto unico liberamente ispirato a Un mondo a parte di Gustaw Herling
    di e con Davide Pini Carenzi,
    drammaturgia Davide Pini Carenzi,
    con la collaborazione di Davide Viola.

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