Il Monti, squadra troppo cicala

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    Il Montichiari di questo periodo si ostina ad assomigliare alle cicale. E’ infatti una squadra bella da vedere, capace di assumere per larghi tratti della partita le redini del gioco e di creare nitide palle-gol (anche in serie), ma non riesce a “trattenere” il frutto dei propri sforzi, che disperde in maniera a volte perfino sorprendente. Il risultato di questa poco gradita consuetudine è che la squadra rossoblu si ritrova in classifica con molti meno punti di quelli che avrebbe potuto fin qui mettere in cassaforte e con la consapevolezza che sarebbe bastato davvero poco per conquistare un bottino ben diverso, un raccolto molto più ricco che aprirebbe davanti alla compagine allenata da Claudio Ottoni prospettive e discorsi di ben altro genere. Con i se e con i ma, purtroppo, non si fa niente ed in questo momento quello che conta sono solamente i numeri più che avari di una graduatoria che non rende minimamente giustizia alle potenzialità di una formazione che potrebbe essere “in altre faccende affaccendata” invece di dover andare in cerca dello slancio necessario per restituire al più presto il giusto ritmo al proprio cammino verso la desiderata tranquillità. I fattori che sono alla base di questo stato delle cose, oltre ad una innegabile dose di sfortuna, si possono ricondurre essenzialmente all’incapacità di trasformare in reti sonanti le nitide palle-gol che pure la formazione monteclarense riesce a costruire con lodevole continuità. Una “pecca” legata ad una certa dose di inesperienza, alla mancanza della giusta concentrazione e della necessaria cattiveria agonistica, le spiegazioni di questa situazione sembrano essere diverse, ma il fatto che rimane è che il Montichiari, pur creando e giocando in modo davvero piacevole ed incisivo, non riesce ad avere una proporzione per lo meno adeguata tra occasioni (talvolta addirittura clamorose) e reti siglate. Se a questo si aggiunge la poco gradevole consuetudine di subire gol al primo vero tiro verso la porta rossoblu, possiamo agevolmente comprendere perché il “raccolto” della compagine del presidente Maurizio Soloni fino a questo momento non rispecchi assolutamente le potenzialità e gli sforzi di capitan Fusari e compagni. Una tendenza che dev’essere invertita senza perdere altro tempo perché nel calcio, si sa, non si può sperare di recuperare più avanti quello che è stato sprecato a tempo debito ed è per questo che il Montichiari deve guardare avanti con il chiaro obiettivo di raccogliere il massimo ogni volta che scende in campo, un proposito che deve tradursi in realtà già a partire dal prossimo turno (appuntamento interno con l’ostica Valenzana), quando per la squadra di Mister Ottoni deve iniziare una vera e propria nuova fase tutta basata sulla concretezza e sulla capacità di sfruttare al meglio le diverse fasi di una partita. E’ proprio questo il “compito” principale che la formazione monteclarense cercherà di eseguire attraverso l’intenso programma di lavoro previsto per questa settimana, cercando di costruire con pazienza la grinta, la determinazione e la voglia di non mollare mai che in un torneo difficile e selettivo come la Seconda Divisione non possono davvero mancare mai. E’ questa la strada che il Montichiari deve percorrere per riprendere immediatamente a marciare con il ritmo che è nelle sue possibilità!   

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