▼ Palazzolo, immobili confiscati alla mafia: dalla Regione 96mila euro per sistemarli

La somma verrà usata per la riqualificazione di uno dei due immobili sequestrati nell’ambito della lotta alla mafia che l’Amministrazione Cossandi convertirà a spazi dedicati a finalità sociali: nello specifico la villa in via Bonari, le cui opere verranno finanziate appunto con questo contributo, pari al 50 percento del totale (la differenza sarà coperta con fondi propri di bilancio).

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Comune di Palazzolo, foto da Comune

Ammonta a oltre 96 mila euro (96.653,08 per l’esattezza) la somma che l’Amministrazione di Palazzolo (guidata da Gianmarco Cossandi) ha ottenuto da Regione Lombardia per il recupero di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.

La somma verrà usata per la riqualificazione di uno dei due immobili sequestrati nell’ambito della lotta alla mafia che l’Amministrazione Cossandi convertirà a spazi dedicati a finalità sociali: nello specifico la villa in via Bonari, le cui opere verranno finanziate appunto con questo contributo, pari al 50 percento del totale (la differenza sarà coperta con fondi propri di bilancio).

Infatti, a marzo di quest’anno è stata perfezionata l’accettazione da parte dell’Amministrazione di Palazzolo sull’Oglio della donazione di due immobili dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni sequestrati e confiscati alla Criminalità (ANSBC): beni che, come da disposizioni di legge, possono essere acquisiti per finalità istituzionali, sociali o economiche con vincolo di destinazione dei relativi proventi a finalità sociali.

Per ciò che riguarda la villa, la finalità di carattere di carattere sociale sarà individuata nello specifico dopo gli interventi di adeguamento dei locali per garantirne l’accessibilità alle persone con disabilità: opere per la cui realizzazione l’Amministrazione ha da subito deciso di accedere al bando regionale che finanzia proprio la ristrutturazione di beni confiscati alle mafie, ottenendo ora questa importante somma, a riprova della bontà del proprio progetto.

«Il recupero dei beni confiscati è il frutto di una efficace sinergia tra Amministrazioni nel segno di un percorso virtuoso che restituisce tali beni alla comunità per progetti di utilità sociale – ha commentato il Sindaco Gianmarco Cossandi –. Ringrazio tutti gli Uffici Comunali che hanno reso possibile questo primo risultato, che lancia un messaggio importante a sostegno della cultura della legalità a cui, come Amministrazione, abbiamo sempre dato attenzione anche con recenti intitolazioni di parchi e luoghi. In tema di educazione alla legalità la restituzione alla comunità dei beni sequestrati è un bell’esempio che va in questa direzione».

«Con questi due immobili avremo la possibilità di ampliare ancora di più i servizi che mettiamo a disposizione delle persone più fragili della comunità – ha aggiunto l’assessora ai Servizi Sociali Ombretta Pedercini –. Non possiamo che essere soddisfatti della conclusione di questo lungo e laborioso percorso, iniziato già dall’Amministrazione precedente, che ha un forte valore simbolico e che ci permetterà con più facilità di mettere in atto progetti ai quali teniamo molto e che avevamo già in cantiere».

Per quanto riguarda il secondo immobile, ovvero il bilocale in via Val Padana, l’iniziale intenzione dell’Amministrazione è stata quella di utilizzarlo come spazio di supporto alle emergenze abitative: in particolare nei casi di donne vittime di violenza e dei loro figli.

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