▼ Gargnano, senza cassonetti la differenziata passa dal 42% al 76%

La collaborazione dei cittadini è stata essenziale, tanto che l’anno scorso il volume dei rifiuti indifferenziati a Gargnano si è ridotto del 63,6% rispetto all’anno precedente

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Raccolta differenziata, foto generica da Pixabay

Un balzo in avanti davvero significativo. E’ quello che ha fatto il Comune di Gargnano, portando la raccolta differenziata dal 42% al 76,6% nel giro di pochi mesi.

Il nuovo sistema di raccolta porta a porta – ricorda un comunicato stampa di Garda Uno – è stato introdotto il 1° novembre 2022 e subito si è saliti oltre il 70%, certificando un cambio di rotta che poi è stato consolidato nel 2023. La collaborazione dei cittadini è stata essenziale, tanto che l’anno scorso il volume dei rifiuti indifferenziati a Gargnano si è ridotto del 63,6% rispetto all’anno precedente.

“E’ la conferma che il sistema di raccolta Porta a porta funziona e permette un riciclo effettivo dei materiali, in modo sostenibile”. A sottolinearlo è Massimo Pedercini, direttore del Servizio Igiene urbana di Garda Uno, la società partecipata che gestisce la raccolta dei rifiuti.

“Per noi è stato un cambiamento rilevante, ma sono molto soddisfatto del risultato e della collaborazione dei cittadini, che hanno dimostrato buonsenso e intelligenza” spiega in una nota il sindaco di Gargnano, Giovanni Albini. Il primo cittadino conferma che “anche gli alberghi hanno collaborato” in pieno. Il nuovo sistema di raccolta ha richiesto “uno sforzo importante per loro, ma la collaborazione con Garda Uno ha funzionato, ad esempio aumentando il ritiro dell’umido” durante la settimana. La società ha dato maggiore disponibilità anche nel tenere aperta l’isola ecologica e – non a caso – l’anno scorso c’è stata una notevole diminuzione degli ingombranti abbandonati per strada.

Nel 2023 il dato medio di raccolta differenziata è stato del 76,6%. Come negli altri Comuni, anche a Gargnano c’è un influsso della stagione estiva: il mese con il dato più alto di differenziata è stato marzo (83,8%) mentre a luglio – in piena stagione – il dato non è mai sceso sotto il 71%, a conferma del buon funzionamento del porta a porta. La prova turismo può quindi dirsi superata.

A guardare bene, non è cresciuto soltanto il numero complessivo di rifiuti avviati al riciclo (come plastica, carta, vetro o rifiuti vegetali), passati dal 42 al 76,6%, ma è crollata anche la produzione complessiva di rifiuti (-15%), con una riduzione di 400 tonnellate. “E’ la conferma che dai Comuni limitrofi c’era chi conferiva in continuazione sacchetti dell’immondizia, approfittando della presenza dei cassonetti” spiegano da Garda Uno.

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