Prima gli erano stati confiscati beni per circa 8 milioni di euro. Ora si sono aperte le porte del carcere per l'”imprenditore” bresciano Sandro Monteleone (62 anni), la cui pena a 13 anni – dopo tre gradi di giudizio – è diventata ora definitiva.
Monteleone, stando a quanto emerso dalle indagini della Finanza, aveva contribuito a movimentare e nascondere al Fisco denaro per oltre mezzo miliardo di euro insieme ad altri “professionisti” e “imprenditori”. Per questo era stato accusato (poi condannato) di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati finanziari e fiscali, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, emissione di fatture per operazioni inesistenti, indebita compensazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.
Complessivamente le indagini avevano evidenziato intestazioni di beni fittizie per un valore di 8,6 milioni di euro: 4 milioni in immobili (tra cui una villa alle porte della città), 2 milioni tra opere d’arte, arredi di pregio e orologi di lusso e 2,6 milioni di disponibilità finanziarie, oltre a due auto. I beni sono stati confiscati.