Avevano organizzato tutto nei dettagli, allestendo anche un sito informatico civetta. Ma il loro raggiro è stato scoperto e sventato pochi istanti prima di incassare 430mila euro.
La vittima è un’azienda bresciana operativa nel commercio all’ingrosso di automobili e veicoli. Nei mesi scorsi la società è stata contattata da un emissario di una sedicente multinazionale specializzata nel leasing automobilistico con la proposta di vendita di uno stock di vetture a un prezzo decisamente concorrenziale rispetto a quelli di mercato.
A quel punto – secondo quanto riferisce l’edizione odierna del Corriere – la ditta bresciana ha avviato la trattativa e chiuso l’accordo, versando alla controparte ben 430mila euro. Ma contestualmente qualcosa ha insospettito il compratore, che ha deciso di rivolgersi alla Polizia postale.
Con grande prontezza gli agenti hanno svolto verifiche sul sito internet e sui protocolli identificativi da cui partivano le comunicazioni, confermando che si trattava di truffatori. A quel punto – grazie alla collaborazione delle banche e a una disposizione di sequestro preventivo convalidato dalla Procura – la Polizia è riuscita a bloccare il trasferimento dei fondi.
Ora le indagini proseguono per identificare gli autori del tentato raggiro (cosa che non sarà facile, dato che solitamente parliamo di pirati informatici con base in Paesi remoti del globo) e, soprattutto, per cercare di capire se siano state raggirate altre aziende sul territorio italiano.
