Lo Stadio Rigamonti di Brescia? Non è in vendita. Ma nel frattempo è stato definito il prezzo… E si discute delle opzioni per l’eventuale cessione.
Nei giorni scorsi il Giornale di Brescia aveva dato conto in anteprima di una perizia commissionata dalla Loggia secondo cui lo stadio (con i 5mila metri quadri di edificabilità residua a Mompianno) varrebbe 16,8 milioni di euro, 10% più, 10% meno. Ieri, per tutta risposta, il sindaco Laura Castelletti ha convocato una conferenza stampa d’urgenza per dire la sua e fare chiarezza sulla situazione.
Castelletti, nell’occasione, ha sottolineato che “per ora (…) il Rigamonti non è in vendita”. Ma ha anche evidenziato come la Loggia sia potenzialmente di fronte a due possibilità: aprire una procedura di vendita preparando un bando o aspettare eventuale offerte. E il Comune è orientato verso la seconda, che – sulla base della cosiddetta legge stadi – consente a una società calcistica di avanzare una proposta diretta di riqualificazione con concessione fino a 99 anni. In qualsiasi caso “l’ipotesi di vendita sarà preceduta da un confronto politico” e passerebbe anche dal consiglio comunale.
La perizia non però tiene conto che lo stadio ha un utilizzatore fino al 2028: è ovviamente il Brescia Calcio, che oltretutto ha fatto investimenti per 5 milioni al fine di garantire l’omologazione dello stadio. Già una volta Massimo Cellino ha incontrato i vertici della Loggia per discutere della cessione, ma – secondo indiscrezioni – l’imprenditore sardo non sarebbe pronto a mettere sul piatto cifre nemmeno lontanamente vicine a quelle richieste. Sulla base della perizia, contando gli investimenti già fatti, il Brescia potrebbe ottenere uno sconto massimo di 2-3 milioni rispetto al valore fissato.
C’è poi un’altra questione: l’amore tra il presidente Massimo Cellino e i tifosi sembra finito da un pezzo e un’eventuale acquisto da parte sua dello stadio rappresenterebbe – secondo molti – un matrimonio… ormai postumo.