Le anziane vittime scelte dai malviventi, dopo qualche minuto di confusione emotiva, non ci sono cascate. E ora le forze dell’ordine sono alla caccia dei malviventi.
E’ accaduto nei giorni scorsi a Sarezzo, dove una coppia di anziani (75 anni lei, 80 lei) ha ricevuto sul numero di casa la telefonata di un sedicente avvocato o di un rappresentante delle forze dell’ordine. A quel punto il malvivente ha seguito il copione ormai classico del raggiro. Ha riferito all’interlocutrice che il figlio aveva avuto un incidente (a San Zeno in questo caso), provocando un ferito grave, e che per questo, oltre al ritiro della patente, rischiava due anni di carcere.
Dopo diversi minuti di conversazione in cui i truffatori hanno anche fatto ascoltare alla donna la voce di un uomo che gridava aiuto, però, l’anziana ha capito che qualcosa non tornava e, prima della consueta richiesta di denaro – secondo quanto riferisce l’edizione odierna del Gdb – ha voluto verificare l’identità di chi c’era dall’altra parte del telefono chiedendogli il nome di un congiunto.
L’uomo non è stato in grado di rispondere. Ora la speranza è che la risposta provi a fornirla direttamente ai carabinieri, quelli veri.