▼ Canton Mombello scoppia ogni giorno di più: i detenuti salgono a 397, ma c’è posto per 185

Il sindacato degli agenti: "Servono provvedimenti di trasferimento urgenti di qualche decina di soggetti per rendere le condizioni detentive più sostenibili e dignitose"

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ex Canton Mombello - Nerio Fischione
ex Canton Mombello - Nerio Fischione

E’ sempre più critica la situazione interna al carcere Nerio Fischione / Canton Mombello di Brescia. A fronte di una capienza di 185 detenuti, infatti, all’interno del penitenziario sono in 397 quelli che stanno scontando la pena. E i numeri crescono di giorno in giorno.

A evidenziare la situazione è Calogero Lo Presti, sindacalista della Fp Cgil, che sottolinea come “il trend preoccupa grandemente gli addetti ai lavori costretti a gestire soggetti affetti da fragilità mentale, tossicodipendenti, presenza eterogenea di detenuti provenienti da molteplici nazionalità con culture e religioni diverse come anche le difficoltà comunicative derivate dall’incomprensione della lingua italiana che mette a dura prova la professionalità del personale della Polizia Penitenziaria”.

“Qualsiasi sforzo profuso dalla Direzione, e da tutto il personale di Polizia Penitenziaria compreso i pochi educatori presenti, non può rendere a detenzione dignitosa, nemmeno i percorsi trattamentali possono essere sinonimo di garanzia di rieducazione dei reclusi al fine del reinserimento nel tessuto sociale”, continua. Per questo, conclude Lo Presti, “l’attuale situazione detentiva e di sovraffollamento all’interno del carcere bresciano di Canton Mombello deve essere presa in seria considerazione da parte del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria affinché adotti dei provvedimenti di trasferimento urgenti di qualche decina di soggetti per rendere le condizioni detentive più sostenibili e dignitose ma anche per rendere le condizioni lavorative della Polizia Penitenziaria meno gravose e rischiose”.

Il sindacalista, ancora, “nel condividere l’appello lanciato dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Brescia, Avv. Giovanni Rocchi, stigmatizza le parole del Ministro della Giustizia Carlo Nordio che lo scorso 27 Gennaio, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Brescia, ebbe a ribadire lo stanziamento dei fondi per la realizzazione di un nuovo padiglione all’interno del carcere di Verziano senza pronunciarsi sull’inizio dei lavori. Non vorremmo – rileva Lo Presti – sia l’ennesima promessa e illusione nei confronti di tutti coloro che a qualsiasi titolo prestano servizio all’interno del carcere di Brescia ma anche di tutti coloro che all’interno di quella struttura scontano la propria pena in condizioni non dignitose ed in violazione della Carta Costituzionale”.


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