▼ Canton Mombello, sovraffollamento record: ci sono 185 detenuti di troppo

L'allarme della Cgil: vanno tutelati il benessere dei detenuti e di chi lavora all'interno del carcere

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Uomo dietro le sbarre di un carcere
Carcere, foto generica da Pixabay

Sovraffollamento da record nel carcere cittadino di Canton Mombello, a Brescia. A denunciarlo, o meglio a ribadirlo, è una nota della Funzione Pubblica Cgil Polizia Penitenziaria, che dà conto di come la casa circondariale cittadina sia la peggiore della Lombardia su questo versante.

Attualmente, infatti, i detenuti ospitati sono 370, contro una capienza regolamentare di 185. Esattamente il doppio.

Il coordinatore regionale della sigla, Calogero Lo Presti, pone in particolare l’accento “sulla
qualità della vita dei reclusi all’interno della struttura bresciana”. “Seppur con tutti gli sforzi profusi dalla Direzione e dal personale di Polizia Penitenziaria al fine di garantire una detenzione dignitosa – si legge nel comunicato stampa – ci troviamo dinanzi ad una situazione che va affrontata seriamente da parte dell’Amministrazione Penitenziaria centrale (DAP) ma anche da parte del PRAP, Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria che dovrebbero adottare dei provvedimenti deflattivi tramite il trasferimento di decine di detenuti in altre realtà meno sovraffollate per rendere la carcerazione meno afflittiva”.

“E’ ovvio – aggiunge il sindacalista – che le condizioni delle persone recluse si riverberano, sia in positivo che in negativo, sulle condizioni lavorative della Polizia Penitenziaria, già sott’organico di circa 60 poliziotti, costretta, sovente, a gestire situazioni emergenziali con dinamiche che riguardano soggetti poco inclini al rispetto delle regole interne, al rispetto del lavoro dei poliziotti, o di soggetti affetti da problemi di tossicodipendenza o psichiatrici. Non aiuta nemmeno la vetustà della struttura con pochi spazi adeguati dove poter organizzare momenti di socialità e di trattamento”.

“In tale situazione – rileva Lo Presti – è difficile il rispetto della Carta Costituzionale dove prevede che le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. Constatiamo che, dall’entrata in vigore della circolare del DAP che prevede la costituzione di sezioni detentive aperte a trattamento avanzato e sezioni comuni chiuse, gli eventi critici sono drasticamente diminuiti. La Fp Cgil – conclude – lancia un appello nei confronti del DAP e Prap affinché la Casa Circondariale di Brescia cessi di avere il triste primato di carcere più sovraffollato della regione Lombardia e uno dei primi in tutta la nazione”.


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