▼ Sfruttamento della prostituzione e violenze sessuali: arrestati tre presunti aguzzini

Durante le perquisizioni effettuate contestualmente all'esecuzione delle misure cautelari, sono stati sequestrati telefoni cellulari e pc in uso agli arrestati, oltre a 9.000 euro in contati (ritenuti provento delle attività illecite).

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Si sono prese per i capelli e, nella colluttazione, sarebbe spuntato anche un coltello. La zona industriale di Boario Terme è sempre più calda: ieri pomeriggio, una rissa tra due prostitute nigeriane nell’area dei capannoni tra Angone ed Erbanno, ha rischiato di finire in tragedia dopo che, durante una lite a schiaffi e calci, una delle due è stata ferita leggermente con un coltello. Sull’accaduto indagano i carabinieri della stazione di Darfo e gli agenti della Polizia Locale intervenuti sul posto dopo l’allarme lanciato da alcuni passanti. Secondo una prima ricostruzione, la causa della lite sarebbe collegata a questioni di battuage «esclusivo» sul territorio dove si registra un viavai di clienti a tutte le ore del giorno e della notte.
Prostitute nigeriane, foto generica d'archivio

I Carabinieri della Stazione di Nave, con il supporto dei militari della Compagnia di Gardone Val Trompia, nella mattina del 24 dicembre hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Brescia su richiesta della locale Procura della Repubblica. Due nigeriani sono finiti così in carcere e un immigrato della Sierra Leone ai domiciliari con le accuse di sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale.

Gli arresti traggono origine da un’indagine condotta dalla Stazione di Nave e coordinata dalla Procura di Brescia. Lo scorso 21 agosto i Carabinieri erano intervenuti a Bovezzo insieme ai sanitari del 118, su richiesta di una giovane donna, che aveva riferito di essere stata oggetto di violenza sessuale nel corso della notte. La denuncia e i racconti della donna, nonché un’attenta analisi delle chat tra la vittima e i presunti responsabili, hanno consentito agli inquirenti di ricostruire gli eventi dei giorni precedenti. A partire dalla metà del mese di agosto la donna avrebbe conosciuto casualmente a Brescia i due uomini i quali, “con la promessa di introdurla negli ambienti pubblicitari” avrebbero iniziato a sfruttarne le prestazioni sessuali a pagamento.

Durante le perquisizioni effettuate contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, sono stati sequestrati telefoni cellulari e pc in uso agli arrestati, oltre a 9.000 euro in contati (ritenuti provento delle attività illecite).

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