Sanità, in Lombardia stop ai medici “gettonisti”

In Lombardia stop ai cosiddetti ‘gettonisti’, quei medici e quegli infermieri che prestano la propria opera tramite cooperative contrattualizzate dalle strutture sanitarie pubbliche

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Medici, foto generica da Pixabay

In Lombardia stop ai cosiddetti ‘gettonisti’, quei medici e quegli infermieri che prestano la propria opera tramite cooperative contrattualizzate dalle strutture sanitarie pubbliche e vengono remunerati in proporzione alle singole presenze per la copertura dei servizi sanitari.

Lo ha deciso la Giunta regionale che ha approvato una delibera, immediatamente esecutiva, proposta dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso, puntualizzando che i contratti in essere andranno a naturale scadenza senza alcuna possibilità di rinnovo.

“Mi verrebbe da dire ‘un atto dovuto’, un provvedimento che va a riequilibrare un modello iniquo. Credo che sia un doveroso segno di rispetto verso tutto il personale che lavora negli ospedali con gli stipendi che purtroppo ben conosciamo” spiega l’assessore Bertolaso che sottolinea come “la Lombardia sia la prima Regione a intraprendere questo percorso che, ne sono certo verrà adottato anche dalle altre Regioni”.

“E in tal senso – aggiunge l’assessore – sono in costante collegamento con il ministro Schillaci per condividere un percorso che porti a ulteriori interventi in materia di fiscalità ed emolumenti per medici e infermieri”.

Contestualmente allo stop ai ‘gettonisti’, si procederà al reclutamento di personale medico con incarico libero-professionale. Approvati, infatti, i principi generali per il conferimento di incarichi liberi professionali per i servizi sanitari. Gli Enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR) dovranno attenersi a queste procedure di selezione.
La cabina di regia è stata affidata ad Areu. La contrattualizzazione dei liberi professionisti da incaricare spetterà a singoli Enti. Il conferimento avverrà tramite procedura comparativa a evidenza pubblica. Nella determinazione del compenso, tra i vari parametri, vi sarà anche la comparazione tra il costo orario dell’incarico di lavoro autonomo e quello del corrispondente professionista dipendente pubblico.

La Giunta regionale ha anche approvato la proposta di Piano Sociosanitario lombardo 2023/2027. Atto che sarà inviato ora al Consiglio per il completamento dell’iter. “Si tratta – spiega Bertolaso – della definizione degli indirizzi di programmazione del SSR. L’obiettivo è quello di rispondere concretamente a tutti i bisogni di salute dei cittadini. E anche di superare le criticità oggi presenti attraverso la collaborazione di tutti i soggetti chiamati in causa”.


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