Arriva ancora davanti ai giudici lo scontro politico a Rovato. Secondo quanto riporta la lista di minoranza RovatoW (formata da alcuni fuoriusciti della civica alleata al centrosinistra), infatti, il 28 febbraio il Tar di Brescia discuterà del caso collegato al presunto conflitto di interessi del sindaco Tiziano Belotti, perché – affermano sempre gli esponenti della lista – “chi è primo cittadino non può fare l’architetto dove amministra” per “assicurare la trasparenza della Pubblica Amministrazione ed evitare che un professionista tragga vantaggio economico dalla sua carica”.
Tutto – stando a quanto riporta RovatoW (gruppo guidato da Francesco Corbetta, Renato Bonassi e Andrea Giliberto) su Facebook – sarebbe partito da una richiesta di accesso atti alla segreteria generale presentata dai consiglieri Bonassi e Giliberto. A questa la segreteria avrebbe risposto che non risultato pratiche firmate dal sindaco (che fa parte di uno studio associato) come architetto. Ma – dopo insistenze – sarebbe emerso che risultano invece “pratiche in materia di edilizia privata” riferibili a un architetto che farebbe parte dello stesso studio associato.
Interpellato sulla questione da Bresciaoggi, Belotti ha parlato di “attacchi puramente personali di cui qualcuno dovrà rendere conto”. Ora spetterà al Tar decidere sull’accesso completo agli atti. Ma lo scontro tra i due fronti potrebbe non fermarsi lì.