Gelmini silurata dalla commissione: è scontro aperto con i renziani

L'ex ministro è stata "silurata" dalla Commissione Affari Costituzionali dal capogruppo di Italia Viva Enrico Borghi, dove è stata sostituita da Dafne Musolino

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Mariastella Gelmini, foto d'archivio

E’ polemica a distanza fra l’ex ministro bresciano Mariastella Gelmini (Azione) e il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

Gelmini, infatti, è stata “silurata” dalla Commissione Affari Costituzionali dal capogruppo di Italia Viva Enrico Borghi, dove è stata sostituita da Dafne Musolino. Una mossa che a quanto pare ha colto di sorpresa la politica gardesana, che ha affidato una piccata reazione ai social.

“Mario Draghi – si legge su Facebook – aveva ritenuto che Mariastella Gelmini fosse la persona più competente per occuparsi di autonomie e rapporti con le regioni nel suo governo. Da ieri Mariastella non fa più parte della Commissione Affari Costituzionali al Senato. Una decisione incomprensibile del suo capogruppo al Senato priva così la Commissione della competenza della ministra che aveva lavorato nel governo Draghi ad una proposta di riforma delle autonomie. Nulla di strano: d’altra parte, chi sostiene la riforma costituzionale approvata ieri dal Consiglio dei ministri sconfessa di fatto, rendendola impossibile nel futuro della Repubblica, l’esperienza di quel governo, presieduto da Mario Draghi e nato dalla proposta del Presidente Mattarella come esperienza di unità nazionale”. Mentre su Twitter ha scritto: “Non farò più parte della Comm. Affari Costituzionali – Senato. Non l’ho deciso io, ma @matteorenzi e @EnricoBorghi1 che non hanno avuto neanche il coraggio di dirmelo. La decisione mi è stata comunicata, con non poco imbarazzo, da una funzionaria di IV. Complimenti per lo stile…”.

“Cara Maria Stella – ha replicato Borghi – visto che ti sei abituata (in compagnia peraltro!) a disertare le riunioni del gruppo dove si affrontano le questioni, per portarle in pubblico, ti risponderò pubblicamente: ritengo che @DafneMusolino sia più capace e affidabile di te in Prima Commissione. Tocca al capogruppo decidere. E ha deciso, sapendo di esprimere il consenso maggioritario del gruppo. Tutto qui. Stai bene”.


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