Sembra avviato verso l’archiviazione il cosiddetto caso dei bambini mai nati, con centinaia di sepolture di feti rimosse “senza adeguato preavviso” che ha infiammato la scorsa campagna elettorale per la Loggia.
Le indagini su quanto accaduto, di certo, sono vicine alla conclusione. La Procura attende il deposito di una memoria da parte dell’avvocato delle 16 famiglie che hanno fatto partire l’esposto contro il Comune, a cui era seguita l’iscrizione al registro degli indagati di due dirigenti della Loggia con le ipotesi di violazione di sepolcro e vilipendio di tombe e cadaveri in concorso. Poi i giudici decideranno se esercitare l’azione penale nei loro confronti o chiedere l’archiviazione.
Secondo i genitori le tombe sarebbero state rimosse senza adeguata pubblicità, senza rispondere a una reale esigenza e in contrasto con i termini previsti dal regolamento comunale. Secondo la difesa, invece, il preavviso ci sarebbe stato e tutto sarebbe stato eseguito nel rispetto delle procedure.