Continuano le provocazioni da parte di sedicenti sostenitori della causa palestinese, schierati di fatto con i terroristi di Hamas. Dopo le bandiere danneggiate e (quasi) bruciate a Salò, infatti, la sede bresciana di Azione è stata nuovamente presa di mira dai vandali.
Nei giorni scorsi, anonimi avevano sovrapposto la bandiera palestinese a quella palestinese, esposta in vetrina dal partito. Stavolta la colonna antistante la sede è stata imbrattata con la scritta Intifada, corredata dalla stessa bandiera e dalla A di Anarchia.
“Non ci faremo né intimidire né trascinare sul terreno delle provocazioni – ha commentato Fabrizio Benzoni, deputato bresciano del partito – Azione ha nel suo Dna i valori della difesa della democrazia, della convivenza pacifica e del totale rifiuto del terrorismo. Rispondiamo così, attingendo a questo concreto bagaglio morale e culturale a chi crede di avvelenare il clima politico cittadino e nazionale, desideroso solo di mestare nel torbido e di acuire inopportune divisioni”.
Solidarietà l’ha espressa anche il Pd, con una nota firmata dal segretario cittadino Roberto Cammarata dal capogruppo in Loggia Roberto Omodei: “Le scritte inneggianti l’intifada apparse di fronte alla sede bresciana di Azione sono una provocazione da parte di chi non vuole comprendere che la nostra città ha scelto – anche con il voto unanime di ieri in Consiglio Comunale che si inserisce in un lungo e coerente percorso di impegno per la pace – di schierarsi contro le azioni di terrorismo e i crimini di guerra che stanno procurando un numero enorme di vittime civili innocenti in Israele e Palestina. Ilgruppo consigliare di Azione in Loggia ha convintamente condiviso questo percorso e merita la nostra solidarietà per la provocazione di cui è stata oggetto”.
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