Il Pd ha celebrato ieri i congressi che hanno portato alla conferma di Michele Zanardi alla segreteria provinciale e all’elezione di Roberto Cammarata al vertice della città (oltre che Silvia Roggiani al regionale).
Una prova di democrazia che ha coinvolto 103 seggi elettorali allestiti nelle sezioni del territorio e centinaia di militanti (QUI I NUMERI COMPLETI DEL PD BRESCIANO). Anche se la partecipazione complessiva, nella leonessa – secondo le prime stime – è stata leggermente inferiore al 50 per cento degli iscritti (che erano 2.980 al 2022, qualche centinaio di più nel 2023 grazie all’effetto nazionale Schlein).
In città su 678 tesserati hanno votato solo in 167 (il 24,6%, uno su cinque): un dato che può portare a diverse interpretazioni. Mentre negli altri circoli della provincia – trascinati dalla Valsabbia – la partecipazione è salita oltre al 50% (1485 voti validi), ma questo – complice la presenza di candidati senza rivali a tutti i livelli – non è bastato a portare la media complessiva oltre alla metà degli aventi diritto. Almeno secondo i primi dati diffusi dal Pd, perché il conteggio aggiornato che arriverà oggi pomeriggio (in particolare relativo ai rinnovi e ai mancati rinnovi) le percentuali di voto potrebbero salire di diversi punti percentualio, arrivano sopra quota 50.
Complessivamente i voti per Zanardi sono stati 1656, con 71 bianche e 15 nulle.
Ora il nodo diventa quello della nomina delle segreterie ristrette e dei vice. Cammarata indicherà come numero due Giulia Zambolini, mentre Zanardi non ha ancora sciolto le riserve.