Potrebbe costare cara, a un gruppo di giovani di Carpenedolo, la bravata messa in atto nei giorni scorsi. I ragazzini, infatti, sono stati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza mentre riempivano la fontana della nuova rotatoria del centro con un liquido ancora sconosciuto (ma potrebbe trattarsi di semplice sapone), provocando la fuoriuscita della schiuma. Poi si sono tuffati.
La loro azione è ora al vaglio delle forze dell’ordine, che devono decidere come procedere. Nel frattempo, a stigmatizzare l’accaduto, ci ha pensato il sindaco, che ha ricordato le possibili conseguenze di tali gesti.
“E’ mio obbligo fare presente – scrive Stefano Tramonti – che chi si rende partecipe di atti di questo tipo in una infrastruttura come questa, ossia una infrastruttura di viabilità oltre che patrimonio pubblico, costui (o costoro) si espongono a diversi problemi tra cui danneggiamento del patrimonio pubblico con conseguente diritto della pubblica amministrazione a chiedere risarcimento danni”, con rischi di conseguenze ben più gravi – dal punto civile e penale – se l’azione provocasse un incidente (“esempio una moto cade perché scivola sulla schiuma, oppure perché si spaventa perché un ragazzino esce dalla fontana dopo essersi tuffato”).
“La domanda che pongo – incalza – è: ne vale davvero la pena per qualche like??? Io credo di no ma lascio a voi… ognuno si costruisce il proprio futuro e allo stesso modo ognuno può buttarlo via… sappiate – chiosa Tramonti – che in questo paese si aiuterà sempre chi vuole costruire un futuro basato sul rispetto e allo stesso modo si farà tutto quanto in nostro potere per punire chi decide di buttarlo via a danno della cosa pubblica e delle altre persone”.
