▼ Caffaro, dal Ministero i fondi per la barriera anti-inquinamento

A darne comunicazione l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, che nella mattinata di ieri, venerdì 28 aprile, ha presieduto un incontro all’Utr (Ufficio territoriale regionale) di Brescia

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La sede Caffaro a Brescia
La sede Caffaro a Brescia

Sarà il ministero dell’Ambiente a mettere a disposizione i fondi necessari a garantire la prosecuzione delle attività di protezione idraulica attualmente in essere nel sito dello stabilimento Caffaro al fine di impedire la contaminazione della falda. A darne comunicazione l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, che nella mattinata di ieri, venerdì 28 aprile, ha presieduto un incontro all’Utr (Ufficio territoriale regionale) di Brescia al quale hanno preso parte il Commissario Straordinario delegato SIN Brescia Caffaro e i rappresentanti del Comune di Brescia, Provincia di Brescia, Ats Brescia, Arpa Lombardia, Comune di Passirano, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Utr.

“Dal momento del mio insediamento ho subito preso in carico la situazione della Caffaro – ha spiegato l’assessore Maione -. Abbiamo raggiunto due risultati importanti grazie alle garanzie ottenute dal Ministero e all’ottimo lavoro di squadra tra Regione, Commissario, Ministero e territorio. In prima battuta la garanzia del bando per la prima fase di bonifica, che verrà pubblicato entro giugno e con il reperimento di ulteriori 16 milioni di euro del Mef. Oltre a questo, ci sono i presupposti per il mantenimento in funzione dell’attuale barriera idraulica con il relativo sistema di pompaggio. Il Ministero ha preso atto della volontà di Caffaro Brescia di non proseguire nell’attività di gestione della barriera. Non solo, il Ministero ha inoltre messo a disposizione i fondi necessari a garantire la prosecuzione delle attività di protezione idraulica attualmente in essere e questo mette in sicurezza il sito e la falda. Ringraziamo il Ministero per la pronta risposta”.

“Altro aspetto importante – ha aggiunto l’assessore -: secondo le rilevazioni di Arpa, presso la Caffaro non c’è evidenza di fonti di inquinamento primario. Traduco: non ci sono ulteriori sorgenti di inquinamento, quello che si conosce è stabilizzato”. “Alla nostra attenzione – ha proseguito l’assessore – c’è ovviamente anche l’aspetto legato all’occupazione. Il tema si inserisce nell’interlocuzione sul mantenimento in funzione della barriera. Anche sul destino dei lavoratori la nostra attenzione non sarà da meno”.


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