Ancora una vicenda di violenza e segregazione legata ad arretratezza culturale nel Bresciano. Stavolta la presunta vittima è una ragazzina di origine egiziana di soli 16 anni residente nella città di Brescia, “colpevole” – a detta dei familiari – di essersi mostrata sui social (su TikTok) senza il velo tradizionale.
Un gesto imperdonabile per il padre, un 44enne, che avrebbe picchiato la figlia – davanti alla madre e alle sorelle – fino a farla finire in ospedale. Ad avvisare le forze dell’ordine – secondo quanto riferisce il Giornale di Brescia – è stata una coetanea della ragazzina, a cui la 16enne era riuscita a chiedere aiuto. Successivamente (era la prima serata di domenica) è scattata la denuncia e la minore è stata spostata in una struttura protetta.
Sull’accaduto è arrivato anche il commento dell’eurodeputata lombarda Isabella Tovaglieri (Lega), membro della Commissione FEMM – Diritti delle donne del Parlamento europeo
“A Brescia – si legge nella nota – un’altra vicenda di violenza e soprusi contro una giovane donna, che poteva finire in tragedia come nel caso di Saman Abbas, riaccende i riflettori sulle usanze tribali di culture arcaiche, che si stanno radicando anche nel nostro Paese dopo anni di immigrazione incontrollata, mettendo a repentaglio la nostra libertà e i nostri valori occidentali. Non dobbiamo abbassare la guardia in nome di un’integrazione miope e permissiva perché si rischia di riportare indietro l’orologio della storia anche nelle aree più evolute d’Italia e d’Europa».
“Occorre vigilare con la massima attenzione – sottolinea Tovaglieri – per il rispetto dei diritti fondamentali delle ragazze immigrate o figlie di immigrati, ancora troppo spesso vittime di sopraffazioni, soprattutto in quelle aree, come Brescia, dove il tasso di immigrazione è particolarmente alto, con quasi il 20% di stranieri, e l’integrazione sempre più difficile. Esprimo tutta la mia solidarietà alla giovane ragazza picchiata selvaggiamente per essere apparsa sui social senza velo – conclude l’eurodeputata – e ringrazio le forze dell’ordine per il loro tempestivo e risolutivo intervento, che ha evitato conseguenze peggiori”.