La Regione ha deciso di procedere lungo la strada definita. Ma senza forzature. Dopo le dimissioni del direttore Mauro Borelli e le successive polemiche, infatti, il Pirellone ha nominato nelle scorse ore Mauro Cajazzo direttore dell’Asst Franciacorta. Un incarico che, però, non a, vrà durata triennale: al momento, infatti, la scadenza è fissata per il dicembre 2023, in coincidenza con il termine del mandato di Borelli.
Cajazzo, classe 1968, è laureato in Giurisprudenza, avvocato e giornalista pubblicista. Nel 2018 (dopo aver guidato diverse Aziende ospedaliere, tra cui Fatebenefratelli e Istituto nazionale Tumori) è stato direttore generale dell’assessorato al Welfare di Regione Lombardia. Un ruolo che, con la pandemia, lo ha portato al centro delle polemiche insieme a tanti altri, ma anche di un’inchiesta della Procura di Bergamo (tra le contestazioni – tutte respinte in pieno – la mancata istituzione della zona rossa in Valseriana e la mancata chiusura del pronto soccorso di Alzano Lombardo) di cui si attende l’esito a breve.
Alcuni rappresentanti sindacali e del personale sanitario, in seguito alle dimissioni di Borelli e alle indiscrezioni sul suo successore, avevano scritto ai vertici regionali per chiedere “che la scelta della Giunta vada nel senso della continuità aziendale con la nomina di una persona qualificata che già conosce la struttura della Asst della Franciacorta”. In sostanza un no a Cajazzo. Ma la Regione ha scelto la via del compromesso: la vera partita si giocherà tra un anno.