Il caso Arnaldo è ormai nazionale e rischia di compromettere l’immagine dello storico liceo classico cittadino da cui sono usciti intellettuali di spicco del Novecento. Quanti saranno il prossimo anno a iscriversi se i problemi attuali non saranno risolti in maniera convincente nell’arco di poco tempo?
Nel frattempo lo scontro prosegue e le televisioni nazionali sono sempre più interessate al caso della preside che avrebbe chiesto/ordinato a un assistente scolastico di lavarle l’auto (lei nega, lui conferma: entrambi hanno parlato di azioni legali) e alle sue conseguenze. Oggi, infatti – secondo quanto riferisce Bresciaoggi – alle porte dell’istituto sono attese anche le telecamere della trasmissione Rai La vita in diretta (la settimana scorsa erano arrivate le Iene).
Sabato l’assemblea d’istituto è stata presidiata dalla Digos e ha avuto toni molto tesi. Mentre oggi (dalle 14.30) si terrà il consiglio d’istituto presieduto dalla dirigente, a cui prenderanno parte anche rappresentanti di docenti, collaboratori, genitori e studenti. Un appuntamento che si annuncia lungo e infuocato (i docenti hanno diffuso nei giorni scorsi un comunicato ancora più duro del precedente nei confronti della dirigente). Se da lì non uscirà un accordo di pace i toni potrebbero inasprirsi ulteriormente e il passaggio successivo sarà l’assemblea degli studenti.
Nel frattempo prosegue l’attività dell’ispettore inviato da Milano: avrebbe 60 giorni di tempo per dire la sua, ma la situazione del liceo classico Arnaldo – visto anche il grande clamore mediatico del caso – è grave, urgente e già in parte compromessa: la soluzione va trovata il prima possibile.