Investire nel fotovoltaico nel 2021? Con le agevolazioni è più semplice

Il fotovoltaico ha subito un forte incremento negli ultimi tempi, e si prevede che per tutto il biennio 2021-2022 andrà a guidare la crescita di tutte le energie rinnovabili...

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Il fotovoltaico ha subito un forte incremento negli ultimi tempi, e si prevede che per tutto il biennio 2021-2022 andrà a guidare la crescita di tutte le energie rinnovabili. Questo salto è stato reso possibile grazie agli incentivi statali che il Governo ha messo a disposizione degli italiani, in un periodo difficile segnato dalla pandemia. Visto il successo che hanno riscosso nel 2020, si è deciso di prolungare per tutta la durata di quest’anno le agevolazioni già proposte in precedenza, con la speranza che sempre più cittadini decidano di installare un impianto fotovoltaico. Lo Stato non è nuovo a questi tipi di bonus, data la volontà sempre più crescente da parte delle istituzioni mondiali di tutelare l’ambiente, e conseguentemente le future generazioni, con l’obiettivo di far comprendere come il fotovoltaico sia una scelta sostenibile ed economica.

Detrazione fotovoltaico 50%

Come per ogni gratifica, sono necessari dei requisiti che stabiliscano l’idoneità a rientrare o meno nella categoria che andrà a beneficiare della detrazione fiscale del 50% applicata all’IRPEF. Prima di tutto bisogna possedere un reddito già tassato a questa imposta, in modo da ridurre la quota di IRPEF da versare allo Stato, in rapporto all’agevolazione fiscale ottenuta. Per ogni unità abitativa non si può superare la soglia di 96.000 euro, considerando anche gli altri lavori di ristrutturazione edilizia effettuati. Le spese rimborsate riguarderanno il costo d’acquisto dell’impianto, la manodopera, le cifre progettuali e quelle legate all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie. Inoltre, per diventare beneficiario, ci sono alcuni aspetti tecnici da prendere in considerazione: l’impianto fotovoltaico non deve superare un certo limite di potenza, precisamente 20 kW, e l’energia prodotta dai pannelli solari deve essere adibita esclusivamente all’autoconsumo. Qualora venisse superato il fabbisogno giornaliero, non sarà dunque possibile venderla, ma verrà introdotta in un sistema di accumulo per poter essere utilizzata successivamente. Attenzione allo stato dell’immobile: prima di effettuare l’intervento sarà necessario constatare il rispetto della normativa edilizia, parallelamente al pagamento dell’IMU/TASI ove dovute. Non si può intervenire con l’installazione dell’impianto se l’immobile non è di proprietà o non si ha un contratto di locazione.

Superbonus 110%

Tra le misure di sostegno varate dal governo, a seguito dell’emergenza Covid-19, c’è anche un superbonus del 110%, che prevede la detrazione delle spese sostenute nel periodo che va dal 1° luglio 2020 fino al 30 giugno 2022 su varie tipologie di interventi. Tra questi rientra il fotovoltaico, seppur con delle limitazioni. L’incentivo può essere infatti applicato solo se si tratta di un intervento trainato. Cosa significa? Che possono usufruirne solo coloro che, insieme all’installazione di un impianto fotovoltaico, decidano per esempio di isolare termicamente la propria abitazione.  Nello specifico, il superbonus riguarda il montaggio di impianti solari connessi alla rete elettrica, congiuntamente a un intervento trainante come esplicitato poco sopra, o l’inserimento di un sistema di accumulo. C’è un altro requisito da rispettare: l’impianto deve essere grid-connected e l’energia non autoconsumata va ceduta al GSE (Gestore dei servizi energetici). Un ulteriore obbligo riguarda la classe di efficienza energetica: l’intervento deve portare almeno a un suo innalzamento doppio.

Bando Regione Lombardia

In materia di fotovoltaico, tra le regioni italiane, spicca la Lombardia, che ha aperto un bando (scaduto il 19 marzo 2021) per accumulo e fonti rinnovabili a favore degli enti locali, chiamato Bando Axel. L’obiettivo di tale iniziativa è creare microreti per raggiungere una maggiore efficienza energetica degli edifici pubblici, oltre che un’autosufficienza energetica attraverso sistemi di accumulo dell’energia, così da sfruttare quella prodotta localmente.  A chi è stato rivolto? La lista è più lunga di quanto si possa pensare: Comuni, Comunità Montane e Province. L’unico requisito richiesto è la titolarità dell’impianto, e il vantaggio è che possono essere presentate più domande di contributo, una per ogni microrete elettrica che si prevede di realizzare. Va tenuto a mente che i lavori relativi a questo tipo di interventi devono essere conclusi non oltre il 30 novembre 2022. Il contributo andrà a coprire il 100% delle spese sostenute, anche se dipenderà da quali azioni saranno svolte: a chi installa nuovi pannelli fotovoltaici, insieme a un sistema di accumulo di energia elettrica, verrà data una garanzia diversa rispetto a coloro che provvederanno a dotarsi di un sistema di accumulo connesso a un impianto fotovoltaico preesistente. Nel primo caso i costi sostenuti saranno coperti fino al 50%, mentre nel secondo si può chiedere fino al 100% del rimborso.

I risultati del bando sono andati oltre ogni aspettativa, mostrando come l’iniziativa abbia intercettato la presenza di un’esigenza reale sul territorio: sono giunte 1091 domande, di cui ben 1074 presentate dai Comuni, 12 dalle Comunità Montane, 1 dall’Ente Provincia e 4 da Unione Comuni. Un successo del genere ha fatto muovere immediatamente Regione Lombardia per reperire ulteriori risorse, così da poter ampliare i benefici. È stato pubblicato il numero di richieste per provincia, e risulta che le pratiche per impianti fotovoltaici a Brescia sono state 171, pari al 16% del totale.

Un progetto del genere saprà contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio, abbattendo allo stesso tempo i costi per i Comuni.

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