Alessandro Sandrini è tornato a Brescia.
Sandrini sarebbe stato prigioniero in Siria, ostaggio di una banda che lo aveva rapito con l’intenzione di chiedere un riscatto. A lungo non si hanno avuto sue notizie, poi c’erano state alcune telefonate alla madre e un video in cui appariva vestito con una tuta arancione e minacciato da uomini che imbracciavano dei kalašnikov.
Secondo alcune fonti il 34enne di Folzano, che ha raccontato del rapimento in una conferenza stampa tenutasi in Siria, sarebbe stato liberato a seguito di un conflitto a fuoco.
Nelle prossime ore Sandrini dovrà parlare con i magistrati della procura di Roma, poi vi saranno anche altri aspetti da chiarire. Prima della sua scomparsa, infatti, Sandrini era stato accusato di due rapine commesse nel 2016 insieme ad un complice in due negozi. Sulla sua testa pende poi un’accusa per ricettazione per aver cercato di vendere ad un negoziante cinese dispositivi tecnologici rubati in un fast food di Desenzano.